Treviso, prefetto a cena con la cagnolina, il ristoratore la allontana

L'incidente, che di diplomatico ha ben poco, è accaduto lunedì sera, dopo la frase del proprietario del locale: "Questo non è un canile"

Treviso, prefetto a cena con la cagnolina, il ristoratore la allontana

Olga ha cinque anni, un'indole mansueta e la taglia mini di una cagnolina arlecchino, a metà strada tra un bassotto e un pincher. È il cane del prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu, che per "colpa" di Olga è stata allontanata dal locale durante una cena ufficiale. L'incidente, che di diplomatico ha ben poco, è accaduto lunedì sera, al ristorante "Grave di Papadopoli", meglio conosciuto come "Da Maurizio", a Cimadolmo. Tutti a tavola per la serata conclusiva della rassegna "Bianco dolce fresco asparago", uno dei più importanti eventi del territorio. Centoquaranta in sala: dagli organizzatori della kermesse ai tantissimi volontari che hanno dato una mano, fino ai sindaci del circondario e ai rappresentanti delle forze dell'ordine.

Ed è lo stesso prefetto a raccontarlo all'Ansa: "Stavo presenziando ad una cena ufficiale come ospite e Olga si trovava buona e tranquilla nella sua borsa. Finchè si è trattato dell'aperitivo all'aperto tutto - spiega - è andato bene ma quando il prefetto ha varcato la sala del ristorante e si è accomodata, appoggiando Olga a terra tra lei e il marito, la situazione è precipitata". "Questo è un ristorante - ha detto il ristoratore alla signora Marrosu - non un canile".

A nulla solo valse le obiezioni del prefetto, come riportano i giornali locali, sul fatto che nessuna vetrofania avvertisse che gli animali non erano ben accettati nel locale. "Non è neppure servito che obiettasi che c'è una legge che consente di tenere con sè un cagnolino se non disturba - racconta ancora -. Ho manifestato tutta la mia irritazione e me ne sono andata, senza minacciare nessuno perchè sono l'opposto di una rappresentante istituzionale arrogante".

Di sicuro il prefetto ha promesso che il ristorante in questione sarà bandito dalle sue frequentazioni. "Ho ricevuto un fascio di rose bianche dagli organizzatori della serata - conclude - che si sono scusati con me per l'accaduto. Dal ristoratore, invece, nessuna parola".

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