Cronache

Tribunale di Milano, giallo sul tesserino di Giardiello

Dall’analisi dei primi filmati non risulta un’immagine nella quale Giardiello mostri il finto tesserino da avvocato

Tribunale di Milano, giallo sul tesserino di Giardiello

Continauno senza sosta le indagini su Claudio Giardiello dopo il suo arresto per capire come l'uomo sia riuscito ad entrare armato nel palazzo di Giustizia. "Avevo lasciato lo scooter parcheggiato in via Manara, fuori dall’ingresso da cui ero entrato", avrebbe detto Claudio Giardiello subito dopo l’arresto ai carabinieri che lo hanno bloccato a Vimercate (Monza). Un elemento che lascia supporre agli inquirenti che l’immobiliarista sarebbe uscito dalle porte di via Manara, le stesse da dove era entrato poco prima delle 9.30, e dell’ingresso ci sono riprese video, già acquisite dagli inquirenti ma che devono ancora essere vagliate. Secondo quanto emerso dall’analisi dei primi filmati estratti dalle telecamere del Tribunale, non risulta un’immagine nella quale Claudio Giardiello mostri il finto tesserino da avvocato.

L’unico dettaglio visibile è quello che filma l’assassino mentre ripone il portafoglio nella tasca della giacca, all’altezza del petto. Gli occhi elettronici, inoltre, non hanno ripreso il momento dell’uscita, ma gli investigatori confermano la fuga di Giardiello dall’ingresso di via Manara.

"Claudio Giardiello non è entrato nel Palazzo di giustizia insieme a me", ha detto l’avvocato Michele Rocchetti, ex difensore dell’uomo che ha sparato. Al momento dell’arresto Giardiello non aveva con sé alcun tesserino da avvocato: sia durante la perquisizione personale sia durante quella dello scooter i carabinieri non ne hanno trovato traccia. Giardiello, sempre secondo quanto si apprende, continuerebbe a rifiutarsi di spiegare come è entrato in tribunale. Intanto Nell’abitazione di Claudio Giardiello non è stato trovato alcun falso tesserino da avvocato ma gli investigatori hanno sequestrato alcuni tesserini simili a quelli dei legali che potrebbe avere mostrato per entrare nel palazzo di giustizia di Milano ingannando la vigilanza. Intanto emrgono altri particolari sull'arma usata da Giardiello. Il killer teneva la pistola in una busta di carta quando è entrato nel palazzo di giustizia ieri mattina. È quantosi vede nelle immagini estrapolate da una telecamera di sorveglianzaall’ingresso di via Manara delle 9.19, sulle quali però sono in corsoaccertamenti per verificare con certezza che l’uomo ritratto sia proprio Giardiello. È il motivo per cui le immagini non sono ancora state diffuse.

Gli inquirenti spiegano che si tratta di immagini riprese dalla telecamera dentro l’ingresso del palazzo e che purtroppo a quell’ora non funzionava beneuna seconda telecamera posta all’esterno del palazzo allo stesso ingresso, lecui riprese risultano sfuocate.

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