Cronache

Tribunale di Milano, nuovo piano sicurezza. Ma per i metal detector servono soldi

Più controlli anche a magistrati e avvocati, potenziata la presenza delle forze dell'ordine. Ma ancora niente fondi per i metal detector

Tribunale di Milano, nuovo piano sicurezza. Ma per i metal detector servono soldi

Controlli random a magistrati ed avvocati, tornelli con apposito badge, e nuovi dispositivi metal detector saranno introdotti al tribunale di Milano per potenziare i controlli. Dopo la strage dello scorso 9 aprile, le misure sono state deliberate della Corte d'appello di Milano in seguito alla riunione della Commissione manutenzione degli uffici giudiziari.

Il 28 aprile scorso, infatti, nella sala del presidente della Corte d'appello, Giovanni Canzio, si è riunita la Commissione manutenzione composta, tra gli altri, dal presidente facente funzione del tribunale Roberto Bichi e dal procuratore Edmondo Bruti Liberati. In quell'occasione è stato affrontato il problema della "sicurezza" nel palazzo di giustizia e della "prevenzione", dopo la strage compiuta da Claudio Giardiello, un imputato che ha ucciso tre persone e ne ha ferite altre due.

Quanto ai metal detector, si legge nel documento, "è emersa la possibilità di acquistarne solo quando saranno disponibili i fondi necessari". La Commissione, poi, ha deliberato "all'unanimità" le nuove disposizioni in 11 punti, tra cui il potenziamento dei controlli random nei varchi riservati a giudici, legali e personale amministrativo. Proprio da uno di questi accessi, infatti, è riuscito ad entrare Giardiello armato di pistola.

Inoltre dovrà essere incrementata la presenza di carabinieri in tribunale che dovranno garantire "vigilanza dinamica nei corridoi e nei pressi delle aule". Non è consentito, invece, nemmeno a magistrati e avvocati, entrare in tribunale con armi anche se"in possesso di regolare porto d'armi".

Le nuove norme saranno applicate anche "all'ufficio del giudice di pace". Nel documento si parla di un "piano di emergenza" che sarà pronto tra due di mesi e di un impianto di "diffusione sonora" in caso di allarmi che potrà essere attivato per ora dal piano terra e fino al terzo piano.

E si segnala la necessità di un sistema d'allarme in ogni ufficio "collegato con i carabinieri".

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