Emilio, morto a 33 anni stroncato dal Covid-19

Emilio, 33enne senza patologie pregresse, è stato stroncato dal coronavirus in poche ore. Il dramma è stato raccontato dal dottor Mario Barone per sottolineare che tutti sono a rischio

Emilio, morto a 33 anni stroncato dal Covid-19

Non è vero che il coronavirus colpisce praticamente solo anziani o persone con una o più patologie pregresse. La drammatica storia di Emilio, un operaio 33enne di Napoli, insegna che il nemico invisibile attacca tutti e non ha bisogno di controllare documenti o cartelle sanitarie per seminare morte.

Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, la triste vicenda del giovane partenopeo è stata raccontata su Facebook dal dottore Mario Barone, che attualmente fa parte della struttura organizzata dall'Asl Napoli 1 come punto di collegamento tra i medici di base a cui si rivolgono le persone che sospettano di essere infette e gli ospedali. Il motivo è semplice: far capire che tutti, giovani e anziani, siamo a rischio e che, per scongiurare il peggio, è necessario seguire le regole suggerite dalla comunità scientifica.

Il medico inizia il post facendo una premessa. "Emilio è un lavoratore. Emilio ha 33 anni. Lavora in fabbrica con sua moglie e vive con i suoceri. La fabbrica dove lavora va bene. Mi ha subito raccontato che sono persino di recente venuti dei dirigenti da Milano a visionarla. Emilio ha un figlio bellissimo di 5 anni", si legge in apertura del post pubblicato sul social.

Barone continua il suo racconto affermando di essere entrato in contatto nei giorni scorsi con il giovane operaio: "Emilio mi viene affidato. Ha solo una brutta tosse. Gli chiedo il tampone a domicilio”. Inizialmente la situazione non sembrava particolarmente grave. Ma tutto è precipitato nel giro di poche ore. Il ragazzo peggiora. "Il 118 lo porta subito nel migliore ospedale napoletano per le malattie infettive. Emilio lascia il suo bimbo senza neanche dargli un bacio. Non può. Risulta positivo a Covid-19. Nel frattempo tutti i suoi familiari sono sottoposti al test. Solo il suocero risulta positivo. Suocero vicino ai 60 anni con diverse patologie. Si teme per la salute del suocero che è sempre asintomatico". Poi accade l’impensabile. L’anziano per fortuna si riprende. “Mai un colpo di tosse. La temperatura non supera mai i 36 gradi”, ha scritto Barone. Emilio, giovane e sano, invece muore. “Diventa sempre più dispnoico con febbre alta. Inizia la cura sperimentale quella che in genere funziona. Emilio continua a peggiorare. Viene intubato. Il suo respiro diventa sempre più debole. Emilio è morto oggi”.

L’imprevedibilità della vita. Una storia, questa, che deve far riflettere sul pericolo che ogni giorni ci accompagna. Perché essere giovani e sani non protegge dal coronavirus. Il nemico invisibile non ha pietà.

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