Otto arresti e decine di perquisizioni nelle province di Roma, Napoli, Caserta e Cosenza. Le accuse sono corruzione, concussione, bancarotta fraudolenta e documentale, truffa aggravata ai danni dello Stato e di Equitalia, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, omessa dichiarazione e omesso versamento Iva i reati contestati dalla Procura. Sono quindici al momento gli iscritti nel registro degli indagati. In manette anche un funzionario di Equitalia, Salvatore Fedele, che in cambio di denaro avrebbe consentito a imprenditori e professionisti di sottrarsi al pagamento di ingenti somme all’erario.
Le indagini, condotte dal Nucleo speciale polizia valutaria, "hanno fatto emergere un vero e proprio sistema truffaldino, garantito da episodi di sistematica corruzione e messa a disposizione delle pubbliche funzioni, che ha consentito scientificamente di non versare i dovuti milioni di euro nelle casse di Equitalia". I particolari saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 in Procura a Roma.
Nelle misure cautelari disposte dal gip di Roma Maria Bonaventura, si ipotizza una truffa ai danni di Equitalia per 17 milioni di euro. Alcuni imprenditori attraverso professionisti, avrebbero contattato il funzionario di Equitalia sud Lazio, riuscendo, con pratiche corruttive, a ottenere prima la rateizzazione dei propri debiti con l’erario, infine la cancellazione.
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