"Quando è troppo, è troppo". Gli Stati Uniti avvertono la Corea del Nord e chiedono al Consiglio di sicurezza Onu un intervento deciso.
"Dobbiamo adottare le più dure misure possibili", ha detto l'ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni unite, Nikki Haley, parlando alla riunione d'emergenza dell'Onu dopo il sesto test nucleare di Pyongyang, "Nonostante gli sforzi il programma nucleare nordcoreano è più avanzato e pericoloso che mai. Abbiamo fatto molti colloqui, ma non ha mai funzionato, il tempo per le mezze misure è finito". E avvisa: "La crisi va ben oltre le Nazioni unite, gli Stati Uniti guarderanno a tutti i Paesi che fanno affari con la Corea del Nord come a Paesi che sostengono il suo programma nucleare".
"La Corea del Nord deve smettere di agire in modo sbagliato, deteriorando la situazione, non in linea con i suoi interessi", dice intanto l'inviato della Cina alle Nazioni unite che chiede però un ritorno al dialogo e propone il "freeze for freeze", la sospensione contemporanea dei test nucleari di Pyongyang e delle esercitazioni militari al confine di Usa e Corea del Sud. "Non consentiremo mai il caos e la guerra nella penisola coreano", ha aggiunto il rappresentante di Pechino.
Un
ritorno ai "canali diplomatici" è chiesto anche dalla Russia, secondo cui "la pace nella regione è in grave pericolo" e "le soluzioni militari" non possono funzionare, ma bisogna "mantenere il sangue freddo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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