Dopo l’attentato in Belgio, i turisti diserteranno la Capitale nei giorni di Pasqua. A lanciare l’allarme dalle pagine del Messaggero è Roberto Necci, presidente dell'associazione direttori d'Albergo di Roma che parla di ventimila turisti in meno rispetto allo scorso anno.
"Dopo gli attentati di Parigi, si fermò il flusso delle prenotazioni, ma furono poche le disdette immediate. Stavolta le chiamate sono state numerose", ha spiegato Necci. Anche da Venezia arrivano dati preoccupanti. "Per ora si registrano poche disdette, ma quello che si teme è la diminuzione delle prenotazioni, soprattutto da parte dei turisti americani", ha detto Claudio Scarpa, Direttore dell'Associazione Veneziana Albergatori. “Gli americani – spiega Scarpa - sono la prima nazionalità per numero di presenze a Venezia, rappresentano circa il 20% delle presenze e costituiscono il 30% del fatturato per gli hotel di categoria superiore a 4 e 5 stelle. Il fatto che il consiglio di non viaggiare in Europa arrivi dal Dipartimento di Stato americano potrebbe pesare in maniera negativa sul futuro del turismo anche a Venezia". Secondo la Coldiretti saranno 7 milioni gli italiani in viaggio, pari a un -20% rispetto all'anno passato. Per il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini: "Quello che il terrorismo vuole è cambiare il modo di vivere, fare prevalere la paura, portare a chiudersi in casa.
Mentre i governi, gli stati, devono assolutamente garantire il più possibile la sicurezza e tutte le misure di prevenzione e di repressione. Contemporaneamente le società civili devono dimostrare di sapere reagire, di non cambiare i propri modelli di vita, che è invece esattamente quello che vogliono i terroristi"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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