Cronache

Ucciso il boia iraniano E il governo tentenna

Trump elimina il generale Soleimani, numero due del regime. Teheran minaccia: «Ci vendicheremo». Ma Conte e Di Maio fanno i conigli e non prendono posizione

Ucciso il boia iraniano E il governo tentenna

È notte quando Donald Trump rompe gli indugi e dà il via libera a una operazione preparata con cura, l'uccisione di Qassem Soleimani, generale iraniano e numero due del regime di Teheran. Non stiamo parlando di un avversario politico ma di un uomo ritenuto, con tanto di prove, il più pericoloso esecutore delle trame terroristiche in tutto il Medio Oriente e di quelle contro l'Occidente. Il suo esercito personale, un reparto speciale del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica, era inserito nella lista nera delle Nazioni Unite e ritenuto dal governo americano una forza di supporto al terrorismo islamico. Di recente disse di Trump: «Presidente, ti avverto: siamo vicini a te in luoghi che tu non puoi immaginare».

Questo lungo preambolo per dire di chi stiamo parlando, cioè di un macellaio di guerra - a un passo da avere la bomba atomica e per la cancellazione di Israele - responsabile direttamente e indirettamente della morte di centinaia di migliaia di persone e poco oggi importa che per interesse personale abbia aiutato le forze occidentali a distruggere lo Stato dell'Isis.

Dovremmo complimentarci con Trump, ma l'Italia se ne sta sostanzialmente zitta, terrorizzata dalla minaccia iraniana di scatenare una vendetta senza quartiere. Succede quando al governo ci sono bambini capaci di strillare cavolate via internet e litigare sulle note spese ma totalmente inadeguati a gestire situazioni che esulino dal loro orticello politico e culturale. E siccome la madre dei cretini è sempre incinta il Movimento 5 Stelle, il partito che esprime il premier e il ministro degli Esteri (che solo in tarda serata è uscito con una inutile e prudente dichiarazione), affida la linea a un post del privato cittadino Alessandro Di Battista, mediocre reporter del Fatto Quotidiano: «Quello degli americani è stato un raid vigliacco e stupido, l'Iran non ha mai rappresentato una minaccia per il nostro Paese». Che è come dire: uccidere un capo mafia è da vigliacchi perché i siciliani sono fratelli nostri. O se volete: chissenefrega se questo signore teorizzava la sparizione di Israele dalle carte geografiche, a mia sorella non voleva torcere un capello. Ma si può essere più cretini? Qui i vigliacchi sono quelli che stanno dalla parte sbagliata del mondo e della storia senza nulla rischiare. Tanto alla bisogna, come successo più volte, a salvare loro vita e culo arriveranno gli aerei americani. Gli stessi che ieri, uccidendo quel farabutto di Soleimani, hanno salvato, a loro insaputa, milioni di persone.

Grazie presidente Trump.

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