La sua fidanzata gli racconta di essere stata violentata. E lui, per vendetta, uccide il presunto stupratore. Ma è tutta una messa in scena.
"Ma davvero ho buttato via la mia vita per una bugia? La mia esistenza è finita a causa di una menzogna?", non riesce a darsi pace Christopher Membreno, il 24enne che lunedì scorso, insieme a due amici, ha ucciso a Brooklyn Manos Ikonomidis a coltellate e bastonate credendo che avesse stuprato la sua fidanzata, obbligandola a un rapporto a tre con un suo amico. Ma, come racconta il Daily News, la realtà è ben diversa. Perché da quanto sta emergendo dalle indagini, la ragazza si sarebbe inventata tutto per coprire un tradimento.
Dopo aver concluso l'avventura con i due ragazzi, la fidanzata fedigrafa ha telefonato a Christopher raccontandogli di essere stata violentata. "Era spaventata e disorientata - ha raccontato il ragazzo, ora in carcere - Ho chiamato due miei amici e, seguendo le indicazioni della mia fidanzata, siamo andati a cercare a casa sua Manos Ikonomidis, un ragazzo di 20 anni, uno dei due che lei mi aveva descritto come uno dei suoi stupratori. Lo abbiamo incrociato mentre usciva, io volevo solo giustizia, volevo solo bloccarlo fino all'arrivo della polizia. Non ricordo molto altro, ero 'fatto': lui ha cominciato a lottare, ho dovuto difendermi". E così Manos è mortpo ma la polizia crede che le cose siano andate diversavamente ovvero che Christopher e i suoi amici siano andati dal ragazzo armati di coltelli e mazze da baseball e che non abbiamo lasciato il tempo alla vittima di difedersi lasciandola morire in una pozza di sangue.
Christopher e il suo amico 24enne Gabriel Dos Santos si trovano in carcere mentre la ragazza è a piede libero in attesa che i detective decidano se anche per lei ci siano i presupposti per un arresto In tutto questo, i detective non hanno ancora stabilito se la ragazza rischia conseguenze penali per quello che è accaduto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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