A partire da lunedì 3 giugno sarà possibile somministrare i vaccini a chiunque abbia almeno 16 anni. Così da non dover più rispettare il criterio delle fasce d'età.
L'obiettivo del Generale Francesco Paolo Figliuolo è stato chiaro fin dal primo giorno in cui è diventato commissario straordinario per il contenimento e il contrasto della pandemia: realizzare il prima possibile un vero e proprio cambio di passo riguardo i tempi e la somministrazione dei vaccini così da sveltire la campagna vaccinale e arrivare rapidamente alla libertà. La mossa di aprire a tutte le fasce d'età, ancora non ufficiale ma che verrà annunciata attraverso una circolare della struttura Commissariale per l'Emergenza non è altro che l'ennesima mossa.
Altri due obiettivi si è prefissato il Generale: allineare i numeri delle somministrazioni tra le regioni prima dell'estate in maniera tale da evitare che ci siano aree del Paese che corrono e altre che rimangono indietro e, infine, completare il prima possibile l'immunizzazione di tutti i soggetti fragili. Gli strumenti che ha annunciato verranno utilizzati, scrive il Corriere.it, sono l'ampliamento dei punti di somministrazione, incoraggiando la creazione di "quelli aziendali", e la "chiamata attiva". Quest'ultima procedura sta a significare che, utilizzando le parole di Figliuolo, "se mancano i soggetti fragili, si va a cercarli". Ad aiutare i tempi della campagna vaccinale, inoltre, è l'arrivo di 20 milioni di dosi nel solo mese di giugno.
Dopo l'approvazione del 10 maggio da parte di Fda, l'ente di controllo americano, e il via libera arrivato oggi da parte di Ema, anche l'Aifa, entro lunedì, sbloccherà la somministrazione dei vaccini Pfizer per la fascia di età tra i 12 e i 15 anni. Esattamente ciò che, a partire dal 7 giugno, farà la Germania come annunciato ieri da Angela Merkel in conferenza stampa. "Il piano delle vaccinazioni include anche la classe degli adolescenti, quelli che vanno da 12 a 15 anni (2 milioni e 300mila persone) per poter riaprire in sicurezza a settembre" - ha dichiarato ancora Figliuolo che però ha anche aggiunto - "prima però dobbiamo puntare sulla vaccinazione dei sessantenni".
La decisione di aprire la campagna vaccinale a tutti senza limiti d'età però nasconde un'altra questione: "i trentenni, rispetto agli over 40, 50, 60 si stanno prenotando molto meno rispetto alle altre fasce d'età", ha spiegato Guido Bertolaso. Vale a dire notevoli ritardi per il raggiungimento dell'immunità di gregge, cosa che non piace per niente al consulente per la campagna vaccinale della Lombardia il quale ha espresso diverse perplessità.
Se molta gente non ha intenzione di vaccinarsi, circa il 15% della popolazione, è semplicemente perché ha paura e come spiega anche Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale all'Università Cattolica, "non sono no vax e non è una questione di istruzione", è semplicemente dell'umano timore.Al di là di ciò, Figliuolo ha voluto evidenziare che, ad oggi, sono state somministrate 33 milioni di dosi e "sugli over 80 siamo oltre il 90% della copertura e sugli over 70 sopra l'80%".
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