"Vado a riprendere mio figlio". Cosa c'è dietro il "commando"

David è stato rapito nei giorni scorsi dal padre, che ora nega di averlo fatto e che la custodia fosse congiunta: perché allora ha usato un "commando"?

"Vado a riprendere mio figlio". Cosa c'è dietro il "commando"

C’è un lieto fine nella vicenda di David, il bambino di origine rumena che nei giorni scorsi era stato sequestrato a Padova dal padre Bogdan Hristache con un “commando”, mentre la madre Alexandra Moraru ora si prepara ad andarlo a prendere. Il piccolo era stato trovato insieme al padre su un treno al confine tra Ungheria e Romania: l’uomo è stato fermato, mentre il bimbo è stato posto in una località protetta in attesa della madre. Intanto Bogdan sarà accusato di sottrazione di minore, sebbene lui affermi che la storia sia diversa da come è stata raccontata.

La custodia è comune", ha raccontato Bogdan a Quarto grado. "Sono una persona cattiva? Sono pericoloso? Ho una grande azienda nel campo della ceramica in Italia. Qui pago 6 milioni di Iva all’anno. Ho fatto tutto senza usare violenza. David ha bisogno di due genitori, non di uno. Non credevo di arrivare a questo punto. Sono un padre, David mi ama”. In merito alle accuse in base alle quali Bogdan sia pregiudicato in Romania, l’uomo ha risposto che solo una volta in vita sua ha avuto a che fare con la giustizia: in base al suo racconto, dieci ladri entrarono in casa sua e a uno di essi tolse il coltello dalle mani, per cui tutto quello che accadde sarebbe stato legittima difesa.

Ma i dubbi sulla vicenda restano tanti nonostante il racconto dell’uomo. Se la custodia di David è condivisa - ma un episodio passato in questa storia famigliare lascia pensare che non fosse davvero così - perché l’uomo si è servito di un “commando” per prenderlo alla madre durante il tragitto verso la scuola? Inoltre c’è chi racconta delle grida in strada di Alexandra, che afferma di essere stata bloccata proprio da due uomini del “commando”. Su Bogdan pesa inoltre il fatto che avesse già portato via David, restituendolo alla madre solo nel giugno 2020, durante un drammatico epilogo filmato con un telefonino in cui l’uomo, con il bimbo in braccio su un tetto, minaccia di buttarsi e afferma che il bambino non dovrebbe stare con la madre.

Alexandra intanto non vede l’ora di riabbracciare il suo piccolo David.

Grazie a tutti - ha detto la donna - Speriamo di tornare a casa insieme. Stamattina sono stata chiamata perché autorizzata ad andare a prendere il mio bambino. Ho parlato con lui in videochiamata e mi aspetta anche lui. Mi ha detto di portargli le sue cose”.

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