A Varese è vietato"l'utilizzo di mezzi atti a travisare o rendere irriconoscibile la persona anche mediante dissimulazione del volto". L'ordinanza, ribattezzata "antiburqa" è stata pubblicata oggi nell'albo pretorio del Comune.
L'esecutività è legata all'esame e all'assenso del prefetto. L'ordinanza per vietare l'uso del burqa nei luoghi pubblici o aperti al pubblico era stata approvata nel gennaio scorso in consiglio comunale. La misura firmata dal sindaco Fontana nasce dall'assunto che "i recenti episodi terroristici e l'innalzamento dal livello di allarme nell'intero Paese verso il rischio di attentati richieda l'adozione di misure contingibili e urgenti finalizzate alla immediata riconoscibilità di chiunque si muova in luoghi pubblici o aperti al pubblico nel territorio cittadino, sia per agevolare il lavoro di controllo operato dalle forze di Polizia, sia per prevenire l'insorgenza di tensioni e ingiustificati allarmi nella cittadinanza come conseguenza della presenza in città di soggetti non immediatamente riconoscibili e identificabili".
Il sindaco ordina il divieto"sull'intero territorio comunale, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, di utilizzo di qualunque mezzo che travisi o renda irriconoscibile la persona, anche mediante dissimulazione del volto".
Per quanto riguarda l'uso del velo e del burqa "dando atto che i segni e gli abiti che, manifestino l'appartenenza religiosa devono ritenersi parte integrante degli indumenti abituali e il loro uso in luogo pubblico o aperto al pubblico è giustificato, a condizione che - si legge nell'ordinanza - la persona mantenga il volto scoperto e riconoscibile".
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