Cronache

Il Vaticano è "sopraffatto": mille denunce per abusi in un anno

Emergono i numeri relativi alle denunce per abusi sessuali presentate presso il Vaticano: mille casi sono nel 2019

Il Vaticano è "sopraffatto": mille denunce per abusi in un anno

"Il collasso morale" della Chiesa cattolica - quello che deriva dal dramma degli abusi sessuali commessi dal clero ai danni di minori o di adulti vulnerabili - corrisponde ora ad una cifra annuale: mille denunce sono state presentate solo nel corso del 2019. E si tratta soltanto di quelle che arrivano in via diretta in Vaticano, presso la Congregazione presieduta dal cardinale e gesuita Franciso Ladaria. Il numero complessivo, quindi, va soppesato, tenendo in considerazione la destinazione specifica di queste querele.

Possibile, magari probabile, che al di fuori delle mura leonine le rimostranze delle presunte vittime di abusi siano molte di più. Ma mille è già di per sé un numero consistente. Uno di quelli che non possono non essere analizzati. Solo qualche giorno fa, Papa Francesco ha abolito il segreto pontificio in relazione ai procedimenti canonici, riformando alcuni dettagli mediante dei "rescripta". Un'altra riforma di Bergoglio ha riguardato l'estensione del limite di età per i soggetti ritenuti vittime di pedopornografia. Ma se si volesse davvero intervenire - sostengono i critici - Jorge Mario Bergoglio dovrebbe rendere obbligatorio per i membri della Chiesa cattolica denunciare i fatti conosciuti. Per ora persiste soltanto un obbligo di segnalazione. Visioni diverse attorno a un problema che la Santa Sede, dal pontificato di Joseph Ratzinger in poi, sta cercando di risolvere in maniera strutturale.

La cifra - mille denunce - non è citata a caso: proviene dal Washington Post. Dalle parti di piazza San Pietro, dopo aver diramato la statistica, si definiscono "sopraffatti". Nel corso di questi anni, i casi balzati agli onori delle cronache sono stati numerosi: l'episcopato cileno, in seguito alla visita apostolica del pontefice argentino, si è dimesso in massa. Il presente interessa, ma anche il passato sconvolge: Theodore McCarrick, ormai ex cardinale, sta trascorrendo una vita di preghiera e penitenza negli Stati Uniti. La diocesi di New York ha confermato il quadro delle accuse riguardanti abusi ai danni di seminaristi. Parliamo di episodi che sarebbero accaduti parecchi anni fa. Un caso plateale, che ha riguardato però le alte sfere vaticane. Il cardinale George Pell, ex numero 3 della Santa Sede, si trova in carcere a Melbourne, in attesa dell'appello della prossima primavera. Ma gli innocentisti in questo caso sembrano essere di più. Comunque sia, non si tratta solo d'indagare nelle parrocchie: gli scandali degli ultimi decenni hanno almeno sfiorato i sacri palazzi. La Congregazione per la Dottrina della Fede lavora dunque giorno dopo giorno. Un particolare che emerge pure dalle dichiarazioni rilasciate da Joseph Kennedy, che è il responsabile dell'ufficio preposto alla lotta contro la pedofilia, all'Associated Press: "So che la clonazione è contro l’insegnamento cattolico, ma se potessi davvero clonare i miei funzionari e farli lavorare tre turni al giorno o lavorare sette giorni alla settimana, potrebbero fare il necessario passo avanti". Quasi come se la forza lavoro attualmente a disposizione dell'ex Sant'Uffizio non bastasse. Mentre scriviamo, peraltro, viene data la notizia dall'Ansa dell'arresto di un sacerdote della Congregazione di Don Orione: l'accusa è quella di violenza sessuale

L'Italia non è stata travolta al pari degli Stati Uniti o dell'Australia, ma le ultime statistiche previsionali raccontano comunque di possibili migliaia di vittime. Il Vaticano continua a perseguire la linea della "tolleranza zero". Le mille denunce nel corso di questa annualità, però, dimostrano la necessità di continuare a porsi domande sul come intervenire. Il Motu Proprio del Papa - "Vox estis lux mundi" - non può restare lettera morta. "Desidero che questo impegno si attui in modo pienamente ecclesiale - ha detto il papa argentino -, e dunque sia espressione della comunione che ci tiene uniti, nell'ascolto reciproco e aperto ai contributi di quanti hanno a cuore questo processo di conversione", ha detto il Santo Padre all'epoca della pubblicazione. L'indirizzo dell'ex arcivescovo di Buenos Aires è chiaro. Le mille denunce però rappresentano pure un aumento rispetto ai precedenti annuali. La tanto chiacchierata "trasparenza" potrebbe aver prodotto i primi effetti: incoraggiare, per esempio, le vittime, che potrebbero aver deciso di denunciare con maggiore frequenza.

Ma pare troppo presto per trarre conclusioni definitive.

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