Ventimiglia - Travolto e ucciso da un furgone mentre attraversava sull'autostrada. Vittima è un giovane migrante sudanese, la cui identità è ancora in fase di accertamento, che ha perso la vita, la scorsa notte, mentre in compagnia di alcuni suoi connazionali, di cui non si hanno tracce, cercava di raggiungere la Francia.
A dir il vero la Francia l'aveva raggiunta. La disgrazia, infatti, è avvenuta all'altezza del viadotto Saint'Agnes, nel territorio comunale di Mentone, a pochi chilometri dalla Barriera autostradale di Ventimiglia (Imperia), ma lo straniero probabilmente non lo sapeva oppure cercava un punto dal quale scendere sulla costa o ancora, cosa molto probabile, voleva proseguire per qualche chilometro in modo da superare eventuali blocchi della polizia transalpina. Si tratta della seconda vittima, in circa due settimane. Il 7 ottobre scorso, nel tratto italiano dell'Autofiori perdeva la vita la sedicenne eritrea, Milet Tasfemarian, travolta da un tir mentre assieme ai suoi fratelli e ad alcuni amici tentava di raggiungere, ancora una volta a piedi, la vicina Francia.
Un fenomeno quest'ultimo che sta davvero scappando di mano e a rischio non c'è soltanto l'incolumità dei migranti, ma anche degli stessi automobilisti. Le segnalazioni alla centrale operativa dell'Autofiori di gruppi di stranieri sull'A10, ammontano a tre o quattro al giorno e sono in costante crescita. A queste vanno aggiunte le segnalazioni che arrivano direttamente alle forze dell'ordine.
Che il migrante morto si trovasse in gruppo, sembra confermarlo una segnalazione, partita verso l'una e 40, proprio dall'Autofiori, che ha subito avvertito i colleghi dell'Escota (l'azienda che gestisce l'autostrada francese) e la polizia stradale. Il gruppo si trovava nella galleria Cima Giralda, l'ultima prima di entrare fisicamente in Francia. Una mezzora dopo la tragedia. Per strada uno zaino con alcuni vestiti dentro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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