"Vergognoso scaricabarile" Ma anche lei accusa gli altri

Dopo lo sgombero dei migranti, la Raggi se la prende con Regione e prefettura. Ma non fa scaricabarile pure lei?

"Vergognoso scaricabarile" Ma anche lei accusa gli altri

"In Italia l'accoglienza è ormai una vera e propria emergenza ma, piuttosto che affrontare la questione, stiamo assistendo a un vergognoso scaricabarile".

Dopo lo sgombero dei migranti prima dal palazzo di via Curtatone e poi - polizia in assetto antisommossa - da piazza Indipendenza, Virginia Raggi punta il dito contro Regione e prefettura, accusando però di fare scaricabarile.

"C'è chi si indigna ma poi volta la faccia dall'altra parte. C'è ipocrisia", ha scritto il sindaco di Roma su Facebook, "Mi riferisco allo sgombero di via Curtatone a Roma. Un edificio occupato abusivamente e sottratto ad un gruppo di imprenditori. Mi riferisco a centinaia di uomini, donne e bambini finiti in strada senza un tetto. Questa è la conseguenza di anni di disinteresse, è il segno dell'inadeguatezza dell'attuale politica sull'immigrazione e sull'accoglienza".

E difende il proprio operato: "Il Comune di Roma ha compiuto fino in fondo il proprio dovere, attenendosi alla legge e offrendo un'alternativa alloggiativa a coloro che tra gli occupanti dello stabile ne hanno diritto: madri con bambini, anziani, disabili, tutti quelli che vengono definiti soggetti con fragilità", dice ancora la Raggi, secondo cui la colpa è della prefettura che "non ha citato la presenza di 37 bambini" e ha avvisato "dello sgombero a poco più di 12 ore dall'inizio". E della Regione che "ha disatteso il decreto legge Minniti che la chiama direttamente in causa"

Poi accusa le altre istituzioni di abbandonare i profughi "che possono accedere al cosiddetto sistema Sprar che offre accoglienza per un massimo di sei mesi, in alcuni casi rinnovabili una volta, e punta sull'integrazione attraverso percorsi di inserimento lavorativo e inclusione sociale sul presupposto che in questo lasso di tempo tali persone diventino autonome". "Tuttavia, la realtà dei fatti dimostra in modo inequivocabile che, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, questo non avviene e così, allo scadere di questo periodo, queste persone vengono di fatto abbandonate a sé stesse.

Uscite dal sistema Sprar, quindi, o trovano una sistemazione o, come in questo caso, occupano stabili", spiega ancora la Raggi, sostenendo che l'amministrazione di Roma Capitale "ha cercato soluzioni e, attraverso propri fondi, fornisce assistenza alle fragilità. Ho anche attivato gare per il reperimento di immobili, ma sono andate deserte perché nessuno ha messo a disposizione le proprie strutture per i migranti".

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