Cronache

Verona, avvicinano adolescente per derubarlo: presi due stranieri

I due marocchini hanno agito con estrema rapidità e furbizia: dopo avere avvicinato l’adolescente con una scusa, sono riusciti a sfilargli cellulare ed il portafoglio. Tempestivo l’intervento dei carabinieri della radiomobile, che in poco tempo hanno rintracciato ed arrestato i responsabili

Verona, avvicinano adolescente per derubarlo: presi due stranieri

Sono stati arrestati a Verona due cittadini di nazionalità straniera, rei di avere raggirato un ragazzino con lo scopo di sottrargli del denaro ed il cellulare.

Il fatto è avvenuto mercoledì sera, in pieno centro storico. Secondo il racconto della vittima, un adolescente di 15 anni, i due extracomunitari lo hanno raggiunto mentre stava passeggiando in corso Porta Nuova. Il giovane non li conosceva, ma gli uomini hanno trovato un pretesto per fermarlo ed avvicinarlo. Dopo avere “costretto” il ragazzo ad una conversazione forzata, i due si sono allontanati in fretta, destando nella vittima ben più di qualche sospetto.

Il 15enne, infatti, non si è fidato dei due soggetti ed ha subito controllato le proprie tasche per assicurarsi che non mancasse nulla. La rapida verifica non ha purtroppo dato esito positivo, dato che il giovane si è accorto di non avere più il portafoglio e lo smartphone. In pochissimo tempo, i due malviventi erano riusciti a derubarlo con incredibile rapidità.

Immediata la richiesta di intervento inoltrata alle forze dell’ordine. L’adolescente è stato presto raggiunto da una pattuglia di carabinieri della radiomobile a cui ha raccontato ogni cosa, fornendo anche una descrizione dei due ladri.

I militari hanno fortunatamente impiegato poco tempo per rintracciare i responsabili, individuati nei pressi della stazione ferroviaria. I due, entrambi di nazionalità marocchina, sono stati trovati ancora in possesso della refurtiva, che è stata poi riconsegnata al ragazzo.

I nordafricani, accusati di furto, sono stati ammanettati e condotti in caserma.

Nella mattinata di ieri il giudice del tribunale di Verona ha convalidato le misure cautelari, stabilendo per uno dei malviventi il divieto di dimora in città, mentre per l’altro l’obbligo di firma.

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