Quello dello specchietto può essere definito un trucco "classico" dei truffatori. Il meccanismo, ormai collaudato, è sempre quello: fingere di aver subito un danno (per l'appunto allo specchietto della propria auto) e costringere il malcapitato di turno a pagare una somma per evitare guai peggiori. Ora le cronache registrano una versione aggiornata di questa odiosa truffa. Il protagonista è un trentenne italiano, di Garbagnate (Milano), arrestato e condannato per tentata estorsione e violenza a pubblico ufficiale.
Vediamo come sono andate le cose: l'uomo si fingeva carabiniere o poliziotto e, a bordo della propria auto, una Bravo verde, guidava molto lentamente per farsi superare. Con precisione e tempismo proprio nella fase di sorpasso urtava la vettura per incolpare il conducente di avergli causato un danno. Con sé portava un finto distintivo e una boccetta con vernice, oltre ad un paio di sassi per simulare i danni.
Scendeva dall'auto in modo aggressivo e, fingendo di far parte delle forze dell'ordine, minacciava di far togliere la patente e denunciare le sue vittime. Per ogni truffa chiedeva dai 50 ai 100 euro.Pare che l’uomo abbia truffato almeno sette persone, ma potrebbe essere responsabile di almeno altri tre episodi.
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