Il vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarolo, si è espresso in modo critico rispetto ad alcune scelte operate dalla politica di questi tempi.
La notizia sta pure nel fatto che il presule in questione si era spesso distinto per prendere posizioni non in linea con il politicamente corretto. Come quando ha svelato di comprendere le ragioni di chi reagisce ai ladri. L'accusato, per usare un'espressione sintetica, pare proprio il ministro Matteo Salvini, che sarebbe responsabile di "di voler preservare l’identità cattolica e cristiana, basata sull’amore per il prossimo, predicando l’odio e l’esclusione invece dell’inclusione".
Tessarolo non ha tirato in ballo in maniera diretta il leader del Carroccio, ma il riferimento sembra più che deducibile. Attraverso un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Tessarolo ha detto la sua tanto su alcune possibili conseguenze del Ddl sicurezza quanto sulla polemica che sta coinvolgendo le rappresentazioni presepiali.
Se sulla gestione dei fenomeni migratori, il presule ha posto l'accento sull'impossibilità di promuovere in contemporanea una visione del mondo cristiana e la "linea dura" nei confronti dei migranti, sul presepe il vescovo ha parlato di "strumentalizzazione". "Loro - ha dichiarato riferendosi a non specificati esponenti politici - parlano alla pancia della gente per ottenere il consenso, senza capire che in questo modo aizzano gli italiani contro gli immigrati". E ancora: "Agevolano il rigurgito dei peggiori luoghi comuni: gli stranieri - ha continuato - vengono qui a rubarci il lavoro, ad assorbire tutti i finanziamenti statali, a commettere reati. Giocano sulle paure delle persone per creare contrapposizione invece dell’integrazione". Ma Tessarolo è arrivato pure a definire "microcefali" quei dirigenti scolastici che darebbero il fianco a questo genere di operazioni propagandistiche.
Quello della realizzazione del presepe nelle scuole, insomma, sarebbe un falso problema, considerato che neppure le persone di fede musulmana sarebbero così agguerrite sul tema: "Quella di eliminare le tradizioni cattoliche - ha specificato l'ecclesiastico incaricato a Chioggia - è una fisima di revisionisti che aspettano solo
l’occasione per esprimere avversità nei confronti degli stranieri".Il ministro Matteo Salvini non viene nominato, ma leggendo tra queste righe diviene difficile non pensare a un vero e proprio attacco diretto al leader leghista.
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