Cronache

Il video di una ragazzina: ​"Ho detto sì al Blue Whale"

"Quando mi sono decisa e gli ho detto “Sì voglio diventare una balena blu”, mi sono incisa il “sì” su una gamba”

Il video di una ragazzina: ​"Ho detto sì al Blue Whale"

Rivelazione choc su YouTube: “Ho detto sì, voglio diventare una balena blu”. Si torna a parlare del “Blue Whale” il gioco della morte nato in Russia. A parlare questa volta è una ragazzina tramite il suo canale YouTube intitolando il video “Blue Whale challenge…la mia esperienza”. La ragazza, di nome Maddalena, saluta gli spettatori con la più totale calma e tranquillità prendendo a raccontare subito la sua presunta esperienza: “Io ho alcune delle regole, almeno quelle che mi ricordo. Ogni curatore può scegliere in che ordine fare eseguire queste missioni. Io ho cominciato incidendomi la balena blu sul braccio ed erano le prime prove per acquistare la fiducia del mio curatore e anche lui doveva acquistarla in me. Dopo che mi sono incisa la balena blu sul braccio con il taglierino ho cominciato postando frasi come “Voglio diventare una balena blu” e quando mi sono decisa e gli ho detto “Sì voglio diventare una balena blu”, mi sono incisa il “sì” su una gamba”. Parole forti in particolare se a dirle è una ragazza così giovane che con nonchalant racconta un’esperienza scioccante e traumatizzante.

La ragazzina prosegue nel video raccontando le regole base del gioco e di come i “curatori”, ovvero le persone che spingono i ragazzi al suicidio, agiscano. Termina affermando di essere felice di essere stata scoperta e di aver potuto diffondere la notizia tramite le autorità competenti. Un racconto che però non convince tutti gli utenti del web che accusano la giovane di essere stata falsa e di giocare con una situazione decisamente più grande di lei, una situazione che ha portato realmente alla morte troppi giovani. Maddalena, letti i commenti decide però di pubblicare un altro video. Questa volta legge una lunga lettera da lei scritta: “Il mio intento era solo quello di far capire alle persone che questo gioco non è una bufala come in molti hanno affermato. Non c’è da scherzare e tanto meno da offendere. Mi avete offesa molto pesantemente anche istigandomi al suicidio”. La ragazza poi decide di leggere di come i genitori siano venuti a conoscenza di ciò che le stava accadendo: “Al 26esimo giorno, i miei genitori, siccome tornai a casa in ritardo, mi controllarono lo zaino e dentro al diario trovarono un taglierino e mi chiesero a cosa mi servisse e io dissi che mi trovavo meglio con quello piuttosto che con le forbici per tagliare le carte. Per un momento – prosegue Maddalena visibilmente provata – mi cedettero finché non trovarono il squadernino dove mi ero scritta le prove eseguite”. Da lì la denuncia ai Carabinieri, ma secondo quanto detto dalla ragazza, i Carabinieri non erano a conoscenza del gioco della morte e risposero che non potevano agire poiché il tutto partiva dalla Russia.

Al termine del video la ragazza decide di mostrare i tagli che si era procurata sul braccio durante la sua partecipazione al “Blue Whale”.

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