Violenta la figlia del cugino, di appena quindici anni, alla cena estiva di famiglia. Con questa tremenda accusa è finito in carcere un 50enne salernitano.
Una storia che parte da lontano, quasi un anno fa. Quando lo “zio” avrebbe approfittato della fiducia dei suoi stessi parenti, sfruttando un momento di distrazione, per abusare sessualmente della ragazzina. L’aggressione si sarebbe verificata, come riporta Il Mattino, in una serata d’estate. Tutta la famiglia s’era riunita per regalarsi una vacanza, che, purtroppo, quella ragazzina salernitana non dimenticherà tanto facilmente. Per poterla piegare ai suoi voleri, l’avrebbe bloccata lontano dai familiari, fuori le mura di quella casa in cui erano ospiti. Dove avrebbe potuto agire praticamente indisturbato.
Il trauma della ragazza ha rappresentato la spia che ha destato l’allarme dei genitori. Era da quella vacanza che lei non era più allegra, ferita e umiliata dalla violenta aggressione subita, s’era rintanata dentro se stessa. Fino a che ha trovato la forza di raccontare ai genitori quanto era accaduto.
Loro, appreso il racconto della figlia solo diversi mesi dopo l’estate, hanno presentato immediatamente denuncia e la polizia di Salerno ha avviato immediatamente le indagini per verificare i dettagli e le circostanze di
quell’agghiacciante resoconto del quale erano venuti a conoscenza.Così il gip, nelle scorse ore, ha ritenuto che dall’indagine fossero emersi elementi sufficienti ad autorizzare la custodia cautelare in carcere a carico dello “zio” 50enne.
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