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Virginia Raggi assolta, le tappe della vicenda giudiziaria

Virginia Raggi è stata assolta dall'accusa di falso documentale in relazione alla nomina di Renato Marra. Ecco le tappe della vicenda giudiziaria

Virginia Raggi assolta, le tappe della vicenda giudiziaria

Dopo sei mesi di indagini preliminari e altri cinque mesi (compresa la pausa estiva) di dibattimento, la Procura di Roma e il giudice del tribunale, Roberto Ranazzi, hanno chiuso la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco Virginia Raggi per la questione nomine in Campidoglio, prima come indagata e poi come imputata.

"Il fatto non costituisce reato". Così la Raggi è stata assolta dall'accusa di falso documentale in relazione alla nomina di Renato Marra.

Le tappe della vicenda

16 dicembre 2016. Raffaele Marra, capo del Personale in Comune dopo essere stato nei mesi precedenti vicecapo di gabinetto vicario del sindaco, finisce in carcere per corruzione in concorso con Sergio Scarpellini. Al centro delle indagini, l'acquisto di un appartamento nel giugno del 2013 in via dei Prati Fiscali da parte di Marra con 367mila euro provenienti dai conti correnti personali del costruttore. L'immobile era stato poi intestato alla moglie dello stesso funzionario. In conferenza stampa, Virginia Raggi liquida il suo 'fedelissimo' definendolo "uno dei 23.000 dipendenti capitolini". E replicando: "Il mio braccio destro sono i cittadini romani. L'amministrazione va avanti".

9 gennaio 2017. La Raggi viene iscritta sul registro degli indagati della Procura per le nomine di Renato Marra, fratello di Raffaele, da vicecapo della polizia municipale alla Direzione Turismo del Campidoglio (con un aumento stipendiale di 30mila euro lordi l'anno), e di Salvatore Romeo, quale responsabile della sua segreteria politica, che passa dai 39mila euro nella qualità di dipendente del Dipartimento Partecipate a 110mila, poi ridotti a 93mila a seguito dei rilievi Anac. Per il caso di Renato Marra, Virginia Raggi è indagata per falso e abuso d'ufficio (in concorso con Raffaele) mentre per l'altra vicenda risponde solo di abuso d'ufficio in concorso con Romeo.

28 febbraio 2017. La Procura chiede il giudizio immediato Marra e Sergio Scarpellini per l'episodio di corruzione del giugno 2013.

13 luglio 2017. Virginia Raggi si sottopone all'interrogatorio dopo la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini e ribadisce al pm Dall'Olio di aver agito con correttezza e nel rispetto delle regole.

28 settembre 2017. La Procura chiede il rinvio a giudizio del sindaco per falso riguardo al caso Marra e ne sollecita l'archiviazione per tutta la vicenda Romeo.

3 gennaio 2018. Difensori della Raggi depositano a sorpresa una istanza di giudizio immediato per saltare la fase dell'udienza preliminare fissata sei giorni dopo.

20 febbraio 2018. Il gip Annalisa Marzano archivia la posizione del sindaco in relazione alla vicenda Romeo per infondatezza della notizia di reato. Nel nominare Romeo a capo della sua segreteria politica, Virginia Raggi - sottolinea il gip - "si è mossa lungo il solco già tracciato dai precedenti orientamenti dell'amministrazione capitolina".

25 ottobre 2018. Davanti al giudice Roberto Ranazzi, il sindaco si sottopone all'esame e ribadisce la propria estraneità ai fatti contestati.

8 novembre 2018. Il pm Barbara Zuin chiede la condanna a 4 anni e mezzo di reclusione per Marra nella vicenda Scarpellini. La sentenza del tribunale è fissata al 13 dicembre.

9 novembre 2018. La Procura chiede la condanna del sindaco Raggi a 10 mesi di reclusione per la nomina di Renato Marra.

10 novembre 2018.

Virginia Raggi viene assolta perché il fatto non costituisce reato.

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