Zanotelli contro Salvini: "È un ministro, deve essere processato"

Per il religioso Salvini ha approfittato dei poveri migranti per far valere la sua linea politica in Europa e chiedere una ridistribuzione, cosa che lo stesso missionario ritiene giusta

Zanotelli contro Salvini: "È un ministro, deve essere processato"

Padre Alex Zanotelli, intervistato su “AdnKronos”, torna ad attaccare Matteo Salvini.

“Il discorso è chiarissimo. Salvini ha violato leggi nazionali e internazionali, utilizzando persone stremate per un suo scopo politico. E un ministro non è sopra la legge, per questo va processato.

Il religioso cavalca l’onda della bufera mediatica ed affonda. “Il consenso popolare in forte crescita, di cui indubbiamente gode in questa fase il leader della Lega, non può cancellare i fatti e neanche la realtà sociale del nostro Paese. Dove il problema non sono affatto i migranti, ma la povertà e la disoccupazione nonché l'incapacità dei politici di mettere mano alla situazione economica che sfugge ai loro interventi perché viene determinata dai grandi potentati economici e finanziari mondiali”.

Zanotelli, missionario esperto di Africa, accusa il vicepremier di aver approfittato di poveri innocenti disperati per far valere la sua linea politica. “Salvini ha voluto forzare l'Europa affinché cedesse al progetto di equa distribuzione dei migranti. Che in sé e per sé è una cosa giusta, ma che non si può e non si deve ottenere sulla pelle degli stessi migranti, infliggendo a chi ha già tanto sofferto delle ulteriori sofferenze. Se la magistratura si è mossa, l'azione giudiziaria deve fare il suo corso, altrimenti la conseguenza è stabilire che chi è eletto può fare quel che cavolo vuole, senza rispondere delle sue azioni in base alle leggi ma soltanto all'elettorato. In uno Stato democratico non è possibile, va contro la stessa Costituzione”.

Convinto delle proprie ragioni, padre Zanotelli tira in ballo i 5 Stelle, con l’intento di stimolare una loro presa di posizione netta. “Se i Cinquestelle negassero l'autorizzazione a procedere, andrebbero in contraddizione con quanto hanno sempre predicato finora.

M5s rinnegherebbe sé stesso e cancellerebbe tutto il percorso politico e di consenso elettorale costruito contro la 'casta', soprattuto quella politica, perdendo totalmente la faccia come persone e la stessa identità del movimento”.

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