Andreola, tutte le anime di Valdobbiadene

La cantina della famiglia Pola festeggia i suoi primi quarant’anni con uno speciale cofanetto che comprende sei etichette delle Rive, che sono delle sottozone della denominazione e che assieme costituiscono uno straordinario racconto della ricchezza di un territorio a suo modo unico, che dal 2019 è patrimonio dell’umanità Unesco. Altro che un semplice Prosecco…

Andreola, tutte le anime di Valdobbiadene
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Quarant’anni di viticoltura eroica nel Valdobbiadene. Andreola è un’azienda familiare che intende custodire e valorizzare un territorio tra i più importanti del Vigneto Italia e che per non confondersi con interpretazioni non sempre di eccellenza preferisce non parlare di Prosecco ma per l’appunto di Valdobbiadene. Fu Nazzareno Pola, padre dell’attuale proprietario Stefano, a decidere nel 1984 di fondare la cantina Andreola Orsola per produrre vini con una propria etichetta a partire dai terreni della madre le cui uve fino a quel momento erano state vendute a cantine esterne. La filosofia produttiva Andreola parte dall’idea che per produrre Valdobbiadene Docg sia prima di tutto necessario comprendere il territorio, ascoltarlo e proteggerlo. E’ con questo spirito che nei primi anni del nuovo millennio vengono realizzati importanti investimenti in nuovi macchinari e tecnologie che possano aiutare a definire lo stile Andreola nel modo più naturale e rispettoso della materia prima.

Una terra collinare, tra il mare e le Prealpi, quella di Valdobbiadene, che Andreola vuole raccontare in tutta la sua varietà espressiva attraverso la linea delle Rive, sei sottozone di altitudini variabili tra i 100 e i 500 metri, alcune con vigne storiche dell’azienda nelle quali si lavora unicamente a mano o con l’ausilio di particolarissime carrucole per il trasporto delle uve. Per questo si può parlare a buona ragione di enologia eroica. E non a caso da due anni, sotto il nome Andreola, c’è sempre la dicitura “Eroico in Valdobbiadene” e nel 2010 la cantina è diventata il primo produttore di Valdobbiadene Docg iscritto al Cervim (Centro di ricerche, studi e valorizzazione per la viticoltura montana) facendosi così primo sostenitore della promozione della viticoltura di montagna.

Andreola è situata nel cuore del Valdobbiadene Docg e vanta 110 ettari vitati e 900mila bottiglie vendute in oltre 35 Paesi. La coltivazione della vite è su ciglione inerbito, necessaria per adattarsi alla forte pendenza collinare; le viti sono disposte geometricamente in un mosaico agronomico fortemente parcellizzato, risultato di pratiche rispettose dell’ambiente in cui vigneti coesistono con angoli di foresta, piccoli boschi, siepi e filari di alberi in modo da creare un sistema interconnesso e ricco di biodiversità. In questo modo ogni bottiglia Andreola è una narrazione unica, un prodotto letteralmente homemade.

La produzione di Andreola è incentrata sul vitigno Glera, assieme ad una minoranza di varietà autoctone compresenti nelle vecchie vigne e comprende diverse etichette, tra cui la Rive Line con il maggior numero di Rive in catalogo nel Valdobbiadene Docg, che già di suo è la denominazione che dal 2009 identifica il massimo livello qualitativo del vino prodotto da uva Glera, il Prosecco Superiore. Il termine “rive” indica una specifica sottozona della denominazione (in totale ce ne sono 43) e serve a valorizzare le peculiarità che territorio e microclima confluiscono al vino prodotto in quel particolare frangente di territorio. In occasione del quarantesimo anniversario della cantina, Andreola ha deciso di riunire in un cofanetto sei Valdobbiadene Docg con la menzione Rive. Una vera e propria collection che rappresenta le tante anime del territorio che nel 2019 l’Unesco decise di dichiarare patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2019 per il paesaggio culturale di straordinario valore. Si tratta di Aldaina Al Mas Rive di Guia Valdobbiadene Docg; di 26° I° Rive di Col San Martino Valdobbiadene Docg Extra Brut; di XXIII Bio Rive di San Pietro di Feletto Valdobbiadene Docg Brut; di Col del Forno Rive di Refrontolo Valdobbiadene Docg Brut; di Mas de Fer Rive di Soligo Valdobbiadene Docg Extra Dry; e di Vigna Ochera Rive di Rolle Valdobbiadene Docg Dry “Le sei rive selezionate - spiega il giovane enologo Mirco Balliana, che coadiuva Stefano Pola - rappresentano la forma più elevata del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, ognuna con le sue uve, dimostrando la capacità di Andreola di interpretare e valorizzare ogni singolo vigneto”.

A queste sei etichette si aggiunge l’Etichetta del Fondatore, dedicata a Nazzareno, che nasce come ulteriore selezione di uno dei vini più rappresentativi dell’azienda, il Dirupo, una cuvée ottenuta da uve dislocate nelle varie vigne della zona storica di produzione della denominazione, individuando la miglior produzione di uve di ogni anno. La prima Etichetta del Fondatore è relativa alla vendemmia 2022.

Alle Rive si aggiunge poi la tipologia Cartizze, punta di diamante della Docg che indica una zona di soli 107 ettari di vigneto, compresa tra le colline più scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene.

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