Metti il marchio di Scotch single malt più venduto al mondo. Metti una delle case automobilistiche più nobili d’Europa. Glenfiddich e Aston Martin insieme: si sente già profumo di luxury, no?
Per festeggiare il primo anno della partnership fra la distilleria scozzese di proprietà del gruppo William Grant e il glorioso marchio britannico protagonista in Formula Uno, sono stati lanciati sul mercato due nuovi imbottigliamenti di whisky che strizzano l’occhio ai cultori non solo del buono, ma anche del bello e dell’elegante. Si tratta di un single malt invecchiato 16 anni e una versione «travel exclusive» disponibile solo nei Duty Free, maturata 19 anni.
Non è la prima volta che la Aston Martin, dal 2020 di proprietà del magnate canadese Lawrence Stroll, si lega allo Scotch whisky, dato che in passato erano stati realizzati imbottigliamenti in partnership con Bowmore. Insomma, dalle parti di Gaydon si pensa non a torto che lassù nelle distillerie di Scozia alberghino i valori di artigianalità e performance che muovono anche gli ingegneri automobilistici.
Tutto giusto, tutto molto marketing oriented, compresi gli eventi a margine dei Gran Premi. Ma il prodotto? Il Glenfiddich Aston Martin F1 16 anni invecchia in botti ex-vino, ex-bourbon di secondo riempimento e botti di rovere vergine. Questi legni danno una grande ricchezza a un distillato di per sé delicato: il risultato è una bevuta dolce, in cui la morbidezza delle note di torta di mele, crostata di frutta e crema Chantilly si intrecciano a guizzi più speziati e tostati.
Brian Kinsman, malt master a Glenfiddich, ha sottolineato la missione della distilleria è «onorare la tradizione e accogliere i processi innovativi».
Un mantra che ben si adatta anche a un mito delle corse e dei motori come Aston Martin. A noi consumatori non resta che goderci un prodotto godurioso con un gran bel packaging da collezione.Glenfiddich Aston Martin F1 16 anni, 43%, 100 euro