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Cuffie e testi mobili in latino. I cori diventano karaoke

Scaricando l'app Neumz sul telefonino è possibile ascoltare e seguire ogni canto: sincronizzato con lo spartito in notazione quadrata, scorre il testo originario in latino e la traduzione nella lingua dell'utente

Cuffie e testi mobili in latino. I cori diventano karaoke

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Scaricando l'app Neumz sul telefonino è possibile ascoltare e seguire ogni canto: sincronizzato con lo spartito in notazione quadrata, scorre il testo originario in latino e la traduzione nella lingua dell'utente.

Una specie di karaoke edotto, con cui rendere vivo e attuale un mondo affascinante che rischia di restare relegato nel passato.

I canti del giorno sono fruibili gratuitamente, per ascoltare le 8mila ore è invece previsto un abbonamento a 89,99 euro annuali, cifra irrisoria per Odradek considerato l'investimento richiesto. Per dire che è un progetto filantropico.

Ma cosa ha spinto il fondatore dell'etichetta discografica, John Anderson, a fare tutto questo? È un facoltoso ereditiere («sempre meno ricco, però», ironizza lui), d'accordo, ma perché destinare proprio a Neumz la montagna di euro? Sui piatti della bilancia pesano la passione per la musica e il sogno di offrire all'umanità il consumo facile e quotidiano di un canto di bellezza immacolata. Il fattore scatenante è un altro, e si rifà a una questione di famiglia. Raccontiamola.

John Anderson è particolarmente legato alla sua zia monaca, Suor Marie-Dolores, la sorella di papà che scelse di diventare benedettina a dispetto del no ferreo dei genitori nonché nonni di John. Già il padre di John aspirava al monachesimo, aveva vissuto infatti un anno di noviziato prima in Francia poi negli Usa. La chiamata divina si era poi incrociata, annullandosi, con l'incontro di quella che sarebbe diventata sua moglie.

I due fidanzati si sposarono in un'abbazia francese e proprio il dì delle nozze, dopo brindisi e libagioni, la sorella dello sposo maturò l'idea di farsi monaca, l'indomani era già a Jouques, dove è tuttora. I genitori cercarono di dissuaderla, senza successo.

Risoluta lei, risoluti loro che non vollero mai più incontrare la figlia, solo alla fine accettarono di scambiare qualche lettera.

Il cerchio si chiude ora con l'operazione del nipote.

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