Per la «cuginetta» di Roma e Lazio dietro la promozione è pronto Zeman

RomaE' sempre stata definita la parente povera di Roma e Lazio, in una città dove il calcio di vertice ha spesso oscurato tutte le altre realtà dei vari campionati. Oggi l'Atletico dei fratelli Ciaccia vivrà il suo appuntamento con la storia in un Flaminio "dimezzato". La conquista della B è a un passo (basta non perdere in casa contro la Juve Stabia) e sarebbe un'impresa da record. «Meritiamo la cadetteria», è il giudizio dei patron Ciaccia, importanti costruttori della Capitale che hanno rilevato il club dall'imprenditore Tulli (che tentò la scalata alla Lazio prima dell'era Lotito) nel 2009 cambiando il nome Cisco in Atletico.
Eppure la squadra ha rischiato di non poter disputare la partita del "sogno" con la Juve Stabia al Flaminio: tutta colpa di una pericolosa invasione dei tifosi del Taranto nella semifinale playoff sotto gli occhi del questore di Roma, che ha così riscontrato problemi di ordine pubblico. Solo giovedì, dopo una riunione tra i dirigenti dell'Atletico e i rappresentati del Comune, della Questura e del Coni, nella quale sono state individuate delle migliorie logistiche per permettere il regolare svolgimento dell'incontro, tra cui la capienza portata da 7000 a 4000 unità con una disponibilità del settore ospiti di 1700 unità.
In principio fu la Lodigiani, che si giocò la semifinale playoff per la B nella stagione 1993-94: avversario la Salernitana di Delio Rossi all'Olimpico, 25mila spettatori, ma solo un pari poi annullato dal 4-0 subito in Campania. Poi il lento oblio, la trasformazione in Cisco, finita nel frattempo in Seconda Divisione. Con l'approdo dei Ciaccia si pensa al cambio di nome: in ballottaggio Atletico Roma e Urbe Capitolina. Un referendum tra i tifosi fa prevalere la prima ipotesi, con la squadra guidata da Beppe Incocciati (vecchia gloria del Milan) che conquista la promozione nella vecchia C1.
Ma gli obiettivi sono ambiziosi e viene costruita una rosa per tentare il salto doppio: arrivano Baronio, Franceschini ed Esposito, tutti veterani della A, più un gruppo di buoni giocatori come il bomber Ciofani. Dopo un periodo buio di risultati, le dimissioni di Incocciati e la promozione dal campo alla panchina di Roberto Chiappara, 37 anni, ultimo gol da giocatore biancoblu proprio alla Juve Stabia. Oggi basterà non perdere per coronare il sogno.

In caso di B, scatterà il bonus nei contratti dei giocatori, specie quelli più "blasonati" che resterebbero nel club. E forse arriverà Zeman in panchina. Per Ambrosi, il portiere paratutto, a 37 anni sarebbe la quarta promozione in 5 anni. Un altro record di una stagione in cui manca solo il lieto fine.

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