
La notizia della morte di Diane Keaton, avvenuta a 79 anni, ha colto tutti di sorpresa, lasciando un grande vuoto nel cuore del cinema americano. La musa di Woody Allen, indimenticabile interprete di “Io e Annie” e di “Il Padrino”, si è spenta in silenzio, dopo mesi di riservatezza e lontananza dalla scena pubblica.
Fino a pochi mesi fa, l’attrice sembrava in buone condizioni di salute: lo scorso aprile aveva condiviso sui social alcune foto in compagnia del suo inseparabile cane Reggie, in occasione della Giornata Internazionale degli Animali Domestici. Ma dietro quell’apparenza serena, si celava un lento declino che pochi conoscevano.
Gli ultimi mesi di solitudine
Negli ultimi anni, Keaton aveva scelto una vita appartata, lontana dai riflettori. La sua ultima apparizione pubblica risale a oltre un anno fa, durante una cena esclusiva al ristorante Mr. Chow di Beverly Hills, organizzata da Thom Browne e Saks Fifth Avenue. Poco prima, aveva calcato il red carpet della New York Fashion Week per la presentazione della collezione di Ralph Lauren, e assistito di persona agli Us Open 2023, seduta sugli spalti durante la finale tra Coco Gauff e Aryna Sabalenka.
Secondo quanto riportato dal Daily Mail, un amico vicino all’attrice ha rivelato che “il suo declino è avvenuto all’improvviso ed è stato straziante per chi le voleva bene. Era una donna di grande forza e spirito”. Nei suoi ultimi mesi, ha preferito circondarsi solo dai familiari più stretti, nel rispetto della sua proverbiale riservatezza. Nemmeno alcuni amici storici erano pienamente a conoscenza della gravità della situazione.
La vendita della casa dei sogni
Nove mesi fa, la notizia della messa in vendita della sua amata casa di Brentwood, a Los Angeles, aveva lasciato perplessi molti fan. Quella dimora rappresentava per Keaton un rifugio personale, frutto della sua passione per l’interior design e la ristrutturazione.
"Fino a pochi mesi fa portava a spasso il suo cane ogni giorno – ha raccontato una fonte a Wine Spectator – indossava sempre un cappello e i suoi iconici occhiali da sole. Parlava con il suo cane come se fosse una persona. Era eccentrica, unica. Una vera signora d’altri tempi, con l’aura delle leggende di Hollywood".
Un'eredità da oltre 100 milioni di dollari
Con la sua scomparsa, Diane Keaton lascia un patrimonio stimato in oltre 100 milioni di dollari, frutto di una carriera straordinaria ma anche di intelligenti investimenti immobiliari. Mai sposata, Keaton aveva scelto la maternità adottiva: è quindi probabile che l’intera eredità vada ai suoi due figli, Dexter e Duke.
Tra le proprietà vendute spiccano una villa a Laguna Beach, acquistata nel 2004 per 7,5 milioni di dollari e rivenduta due anni dopo per 12,75 milioni, una casa a Pacific Palisades comprata nel 2012 per 5,6 milioni e venduta nel 2016 per quasi 7, e una dimora in Arizona, a Tucson, acquistata nel 2018 e venduta nel 2020 con un significativo margine di profitto.
Una carriera scolpita nella storia del cinema
L’industria cinematografica, i fan e i colleghi in tutto il mondo ricordano in queste ore i ruoli che hanno reso Diane Keaton una figura immortale dello schermo. Iconico quello di Annie Hall nell’omonimo film di Woody Allen del 1977, che le valse l’Oscar come miglior attrice protagonista, e che rivoluzionò il concetto di femminilità nel cinema con uno stile unico, personale, imitato per generazioni.
Ma il successo arrivò già nel 1972, quando Francis Ford Coppola la volle accanto ad Al Pacino nel ruolo di Kay Adams ne “Il Padrino”, capolavoro senza tempo. Il sodalizio con Woody Allen, che fu anche una storia d’amore tra il 1968 e il 1974, la portò a recitare in altri titoli fondamentali del regista newyorkese, da “Manhattan” a “Misterioso omicidio a Manhattan”.
Negli anni 2000, fu la regista Nancy Meyers a regalarle una nuova fase di successo con commedie sofisticate e sentimentali come “Baby Boom”, “Il padre della sposa” e soprattutto “Tutto può succedere”, con Jack Nicholson, film che Keaton definì “il suo preferito” e che le valse l’ultima nomination agli Oscar.
Diane Keaton se ne va con la stessa eleganza discreta con cui ha vissuto gli ultimi
anni, lasciando un’impronta indelebile nel mondo del cinema e nel cuore di chi ha amato la sua ironia, il suo stile e la sua capacità di essere straordinariamente autentica in un mondo che cambia in fretta.