Jeremy Clarkson è uno dei columnist più popolari e controversi del Regno Unito. La sua rubrica sul Sun è molto seguita dall’opinione pubblica, ma da qualche giorno il giornalista è stato travolto dalle critiche a causa di commenti carichi d’odio e sessismo contro Meghan Markle. Un’incredibile violenza verbale che gli è costata la sospensione dal suo incarico ma, pare, solo tre giorni dopo l’accaduto e “su richiesta” dello stesso Clarkson. Inoltre il giornalista si sarebbe scusato, ma le sue giustificazioni apparirebbero piuttosto ambigue.
“Escrementi addosso a Meghan”
Lo scorso 16 dicembre Jeremy Clarkson ha scritto nella sua rubrica di “odiare” profondamente Meghan Markle, ma non si è fermato a questo concetto, già da solo molto discutibile e ha proseguito: “Di notte non riesco a dormire e me ne sto lì, digrignando i denti e sognando il giorno in cui [Meghan] verrà fatta sfilare nuda per le strade di ogni città in Gran Bretagna, mentre la folla scandisce ‘Vergogna!’ e le getta addosso escrementi”.
Frasi che si commenterebbero da sole, impregnante di una violenza e di un rancore inspiegabili, addirittura al limite del delirio. Viene da chiedersi da dove provenga tutto questo odio, per quale ragione venga riversato con tanta veemenza sulla duchessa di Sussex. Sembra quasi di trovarsi di fronte a una sorta di autodafé moderno in cui Meghan diventerebbe il capro espiatorio di chissà quali mali del mondo.
La moglie del principe Harry può risultare simpatica o antipatica, si può essere o meno d’accordo con le sue affermazioni, ma l’insulto aggravato dalla crudeltà non può mai essere una risposta o un argomento valido. Jeremy Clarkson ha anche scritto: “Tutti quelli che hanno la mia età la pensano allo stesso modo, ma ciò che mi fa disperare è il fatto che i più giovani, specialmente le ragazze, pensano che lei sia fantastica. Pensano fosse una prigioniera di Buckingham Palace…”.
“Consumato dall’odio”
Jeremy Clarkson ha paragonato "l’odio" che prova per la duchessa a quello nutrito per la primo ministro scozzese Nicola Sturgeon, la quale ha risposto alle invettive: “La travolgente emozione che provo per uomini come Jeremy Clarkson è la pietà. Non riesco a immaginare come deve essere [vivere] così consumati e stravolti dall’odio per altre persone, in questo caso sembra nei confronti delle donne in particolare, al punto da scrivere quel tossico, vile abuso”. Sturgeon ha spiegato: “La libertà di parola è davvero importante e uno dei valori che tutti noi custodiamo. Ma tutti noi, quando esercitiamo questi importanti diritti, dobbiamo comportarci [tenendo conto di] un certo grado di responsabilità”. Sturgeon ha anche definito "misogine" le frasi del columnist contro Meghan.
Come spesso accade quando a essere insultate sono le donne, il dardo avvelenato dell’invettiva colpisce il corpo, la femminilità. Infatti Clarkson ha detto di voler vedere Meghan “sfilare nuda” con annesso “lancio di escrementi”. Ovvero l’intento risulta essere quello di mortificare, umiliare la Markle di fronte al mondo intero, denigrando la sua identità attraverso la vergogna sociale. Una simile, cruenta immagine ricorda troppo da vicino ciò che accadeva secoli fa e che distruggeva vite intere. Possibile che non abbiamo proprio imparato nulla? Il dubbio rimane.
“Non deve essere preso sul serio”
Clarkson si è scusato, ma per i giornali le sue parole non risulterebbero così convincenti: “…Ho fatto una gaffe…ho scritto di Meghan…sono atterrito di aver causato così tanto dolore e starò più attento in futuro”. Tra le molte critiche contro di lui c’è anche quella di sua figlia Emily: “Voglio chiarire che mi oppongo a tutto ciò che mio padre ha scritto su Meghan Markle”, come riporta la Bbc. La donna ha sottolineato: “I miei punti di vista sono sempre stati chiari per quel che concerne la misoginia, il bullismo e il modo in cui le donne vengono trattate dai media”.
Tuttavia la giornalista Alex Phillips, citata dalla Bbc, ha un’altra opinione: “[Clarkson] sta deliberatamente oltrepassando i limiti per essere offensivo”, ma non dovrebbe “essere preso seriamente…le sue parole” dovrebbero essere considerate “divertenti, come è sempre stato”. Sfugge come possa essere giudicato “divertente” pensare di esporre una persona al pubblico ludibrio.
Inoltre il rischio, se si sottovaluta tutto, se qualunque cosa viene ridimensionata al livello di gioco e scherzo, è di non avere più né limiti, né freni, svuotando di significato i concetti stessi di rispetto, società e civiltà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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