Da Cuba al pacifismo, ecco le carte che svelano i segreti dei sovietici

Sul web tutti i faldoni dell'Operazione Solo, con la quale l'Fbi

Da Cuba al pacifismo, ecco le carte che svelano i segreti dei sovietici

Il Federal Bureau of Investigations ha messo on line i faldoni fino a ieri top secret dell’«Operazione Solo» contenenti i rapporti dell’agente 58, ritenuto la spia delle spie, ovvero la maggiore fonte dell’intelligence Usa negli anni della Guerra Fredda (dal 1958 al 1977). In effetti agente 58 è il nome in codice di Morris Childs, leader doppiogiochista del Partito comunista statunitense (nella pagina a fianco trovate un suo ampio ritratto). Childs aveva accesso diretto Mao, Chrušcev, Suslov, Ponomarev, Castro. La crema del marxismo mondiale parlava dunque con Childs, il quale, nei panni di dell’agente 58, inviava poi dettagliati rapporti a Edgar J. Hoover, capo del FBI.

Dai faldoni ora resi disponibili alla consultazione sul sito del Bureau emergono, come sottolineano gli stessi organizzatori di «Solo», le intime convinzioni di personaggi che hanno fatto la storia. La Cina comunista, le lotte interne del Soviet supremo, i progetti di Castro, la crisi di Berlino: nei rapporti c’è di tutto. Ci sono anche notizie sui legami (finanziari e ideologici) fra il Cremlino, i partiti comunisti mondiali, i movimenti per la pace e i diritti civili.

Ecco un breve riassunto delle notizie contenute nei «Solo Files», divise per argomento.

Finanziamenti Subito dopo aver reclutato l’agente, l’Fbi ottiene la prova del supporto economico offerto dalla Russia al Partito comunista Usa. Ai fondi neri sovietici si aggiungeranno quelli cinesi. «Dimostrare questo legame - scrivono i capi del Bureau - è il primo passo necessario per rafforzare la nostra lotta contro il comunismo».

Mao Il Grande Timoniere della Cina comunista, nel 1958, confida all’agente 58 di voler tirare i remi in barca: vorrebbe restare a capo del partito ma cedere ogni incarico di governo per dedicarsi alla scrittura di saggi sul Marxismo. Non trova però il successore giusto. Mao sostiene che le capacità «imperialistiche» degli Usa sono sopravvalutate e minaccia di scatenare «mille Coree» se i marines allungheranno di nuovo le mani sull’Asia.

Tito Il maresciallo jugoslavo è odiato sia dai cinesi sia dai russi, che lo considerano la testa di ponte dell’imperialismo. Mao invita inutilmente i sovietici a rimuoverlo con la forza, con un’operazione militare simile a quella toccata in sorte agli ungheresi.

Berlino Incombe la crisi di Berlino. I sovietici si dicono sicuri di poter cacciare gli americani, i quali opporranno una debole resistenza anche a causa della pressione operata dai Movimenti per la pace europei, pronti a recepire le parole d’ordine della propaganda comunista.

Sudamerica Sia Mao sia i russi credono di poter portare la rivoluzione in un grande Paese del Sudamerica. I candidati sono l’Argentina e il Venezuela. Ma i russi presto cambieranno idea.

Movimenti per la pace I sovietici si interessano da subito a tutti i movimenti contro la guerra nati in Occidente e si propongono di sostenere in particolare quello americano. «58» è coinvolto nelle trattative soprattutto per quanto riguarda i movimenti di protesta per i diritti civili negli Usa. Il legame provato tra comunisti e movimenti è all’origine dell’ossessione di Hoover per Martin Luther King. A più riprese si pensa di portare gli studenti di colore esclusi dagli atenei americani a studiare a Mosca. Castro elabora il cosiddetto piano «Operation Invitation» per portare i leader dei neri americani a Cuba per mostrare loro che lì i diritti civili sono rispettati.

Cuba Tra il maggio e il settembre 1960 l’agente 58 fa rapporto sul suo viaggio a Cuba per incontrare i dirigenti del Partido Socialista Popular, il partito comunista cubano. Dal rapporto si evince che i Cubani «si aspettano un attacco militare americano» mentre sanno con chiarezza che i «movimenti interni di controrivoluzione hanno pochissima possibilità di successo». Quanto all’esportare la rivoluzione, idea che non dispiace ai cinesi, i comunisti russi frenano e fanno pressione su Castro (e questo costerà caro a Che Guevara, che sarà abbandonato in Bolivia). Dwight D. Eisenhower, ben informato, avendo letto questi rapporti decise di non intervenire con un’azione diretta. L’amministrazione Kennedy invece programmerà il disastroso sbarco della Baia dei Porci.

Chrušcev «58» sottolinea la doppiezza del Segretario generale del Partito comunista sovietico: quando egli auspica strade diverse per il socialismo nei vari paesi, non intende comunque deflettere dalla dittatura del proletariato. Anzi. Auspica la creazione di partiti comunisti, nei paesi capitalisti, in grado di usare la forza e la violenza.

Cina - Urss Durante tutto il corso degli anni 1960 la tensione tra i russi e i seguaci di Mao sale. Negli incontri moscoviti a cui partecipano i delegati dei partiti comunisti di tutto il mondo il dibattito diventa infuocato. I cinesi mettono duramente in discussione la politica di appeasement di Nikita Sergeevic Chrušcev. Gli americani sanno tutto grazie ai rapporti dell’agente 58 e cercano di sapere se la Cina ha gia l’atomica (arriverà nel 1964 Ndr). Ma quello che risulta chiaro dai rapporti di Solo è che al di là del dibattito ideologico i Russi sono restii a fornire gli aiuti materiali pretesi dai cinesi.

E questo lascia ampio margine di manovra alla diplomazia americana.

Nixon Richard Nixon, vice di Eisenhower, è il primo a capire che esiste uno spazio per un certo disgelo (non ideologico ma almeno diplomatico) con i sovietici. Per questo appare particolarmente gradito al Cremlino.

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