Richard Matheson, lui era leggenda

Odiava i generi ma li frequentò tutti con successo. Rivoluzionando il linguaggio letterario e cinematografico

Richard Matheson, lui era leggenda

È morto a Los Angeles il 23 giugno, ma la notizia della sua scomparsa è stata diffusa soltanto ieri da una delle sue figlie tramite un tweet cui ha fatto seguito un post su Facebook. A 87 anni Richard Matheson era il decano della letteratura cosiddetta «di genere». Dal giallo all'horror, dal western alla fantascienza e persino all'erotico, lo scrittore statunitense li ha frequentati tutti, anche se detestava critici e lettori abituati a incasellarvi gli autori.

Richard Matheson non sopportava che la sua opera venisse incasellata in un genere letterario specifico. Eppure i generi narrativi li aveva sperimentati praticamente tutti: dalla fantascienza al fantasy, dall'horror al western, dal noir all'erotico. Molti lo ricorderanno come uno degli autori più prolifici della serie televisiva Ai confini della realtà, e per la sua esperienza a fianco di Roger Corman in molti adattamenti cinematografici dei racconti di Edgar Allan Poe, e come lo scrittore che ha generato le ossessioni inquietanti di Stephen King, quelle zombesche di George A. Romero e quelle televisive di Chris Carter. Inoltre Steven Spielberg si è imposto nel cinema grazie a Duel, tratto da un racconto scritto per lui proprio da Matheson.

Matheson amava trasgredire la realtà, facendoci immaginare che cosa sarebbe successo se un virus avesse trasformato da un giorno all'altro in vampiri tutti gli uomini della terra tranne uno (Io sono leggenda). Terrorizzava i lettori con la prospettiva che i morti potessero entrare in contatto con il mondo dei vivi per chiedere vendetta (Io sono Helen Driscoll). Spiegava come sarebbero cambiate le nostre prospettive se ci fossimo trasformati da giganti sulla terra a lillipuziani aggrediti da gatti e ragni nel giardino di casa nostra (Tre millimetri al giorno). Le nostre tranquille dimore, filtrate dalla sua fantasia, potevano essere infestate (La casa d'Inferno), e le nostre prospettive di vita dopo la morte non sarebbero state particolarmente rosee (Al di là dei sogni). Per poter riassaporare in pieno la verve narrativa di un autore che ha mostrato come il fantastico possa irrompere nella vita di tutti i giorni trasformando la realtà, basterebbe leggere anche soltanto uno dei suoi racconti fulminanti che l'editore Fanucci ha di recente raccolto in quattro volumi.

Per esempio quello in cui un povero mostro viene relegato in cantina dai suoi genitori (Nato di uomo e di donna), o quello in cui sul ring si affrontano un pugile e un robot (Acciaio), o ancora la storia di una famiglia risucchiata dal televisore durante una tranquilla serata (Dai canali).

Matheson sapeva che la nostra realtà aveva mille accessi possibili al fantastico. Bastava aprire la porta e farlo entrare.

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