«Giacomo, mandatemi le poesie di Ca' Zorzi» la lettera

«Giacomo, mandatemi  le poesie di Ca' Zorzi» la lettera


Ecco la lettera inedita di Mario Soldati a Giacomo Antonini e Giacomo Noventa conservata nel Fondo Antonini, al Gabinetto letterario Vieusseux di Firenze.

di Mario Soldati
14 marzo 1935

Cari Gini, questa dovrebbe essere una risposta cumulativa alla vostra lettera cumulativa del 12 Dicembre scorso. Ma se dovessi rispondervi davvero non vi risponderei affatto, continuerei a rimandare, per il desiderio di scrivere una lettera troppo lunga e completa. Vi darò dunque mie notizie in breve, e insieme la garanzia che non vi ho mai dimenticati. A mio padre voglio molto bene, eppure gli scrivo una volta ogni tre o quattro mesi. Dunque. Indirizzo la busta ad Antonini; perché non so se Ca' Zorzi sia ancora costì.
Non sapevo affatto che era uscito l'articolo su Solaria, e non so ancora di che cosa tratti. Solaria ha pochissimo smercio, e non mi è riuscito di trovarla. Ma a giorni passerò da Firenze e la troverò e leggerò certamente. Io, come vedete, sto sempre a Corconio: ho fatto il contratto per il mio libro Addio all'America con Bemporad: il manoscritto è già in tipografia e speriamo che esca prestissimo. Poi ho dovuto fare un noioso lavoro divulgativo sul cinematografo, per Corticelli: roba che non firmerò se non con pseudonimo.
Ca' Zorzi strillerà. Ma bisogna pure che io riesca a scrivere questo benedetto romanzo e con l'assillo settimanale dell'articolo non è possibile. Ora vado a Milano a portare il manoscritto (di questo libro sul cinema) a Corticelli e poi andrò a Roma a raccogliere il materiale fotografico per illustrarlo; per via mi fermerò a Firenze da Mario Bonfantini, che - non so se lo sapete - è impiegato fisso da Bemporad. Colizi è una persona di cui è assurdo fidarsi; mi ha fatto due porcherie; una riguardo la mia risposta all'articolo di Margadonna contro me; e un'altra riguardo il mio Faulkner. Non ho voglia di raccontarle per intero. Ma sta sicuro, caro Antonini, che sono due porcherie. E perciò non ho mai avuto a che fare con lui. Appena avrò un po' di denari verrò a Parigi per un mesetto. Scrivetemi a Corconio, e non temete che non vi dimentico.

Ricordatemi a Franca e a Maria. Un abbraccio molto affettuoso dal vostro Mario.
Postilla: Gino Ca' Zorzi avrai fatto molte poesie nuove… perché non me ne mandi almeno qualcuna?


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