A Milano "Crossing Views" di Chiara Calore, che invita a inoltrarsi in un mondo ultraterreno

Le molteplici visioni del corpo danno vita alle "Crossing Views" di Chiara Calore, che porta alla galleria Giovanni Bonelli di Milano la sua prima personale

A Milano "Crossing Views" di Chiara Calore, che invita a inoltrarsi in un mondo ultraterreno

Nello scenario della galleria Giovanni Bonelli di Milano è stata allestita “Crossing Views”, la prima personale di Chiara Calore, che ha deciso di presentare un ciclo di opere appositamente realizzate. Il titolo della mostra è esemplificativo della visione del mondo dell'autrice, perché dal suo punto di vista la pittura è fusione di elementi terreni ed ultraterreni che generano qualcosa a tratti incomprensibile e, proprio per questo, estremamente attraente.

Nell'idea di Chiara Calore, la pittura ha molteplici visioni che si intrecciano e si fondono tra loro dando vita a nuovi universi, nei quali il corpo femminile è quasi assoluto protagonista. In "Crossing Views” ci sono ben sei "Veneri" che danno occasione all'artista di mostrare, nonostante gli schemi mentali e i bagagli di conoscenze che ognuno di noi porta con sé, quanto ancora ci sia spazio per un tipo di generazione completamente nuova e differente. Chiara Calore si ispira ai grandi pittori del passato e la loro idea emerge nitida in alcune opere. Tra i modelli immediatamente riconoscibili, oltre alla Grande Odalisca di Ingres, La Nascita di Venere di Alexandre Cabanel e l’Olympia di Manet ma i riferimenti arrivano anche a Giorgione, Lorenzo Lotto, Tiziano, in un continuo richiamo di legami e fusioni.

Ma sarebbe sbagliato considerare le opere di Chiara Calore come delle reinterpretazioni, perché l'artista contamina queste immagini con altre visioni, a volte come in una cianografia fotografica, altre volte con esiti più astratti di liquefazione della materia pittorica, o con soluzioni che rimandano alla pittura di alcuni maestri del Novecento. È in questo modo che l'artista raggiunge il suo obiettivo, ossia quella che lei stessa definisce "incomprensione dei corpi", che porta l'osservatore a una dimensione extraterrena in una rappresentazione del corpo che, a detta della stessa artista, racchiude "eros, sensualità, ubbidienza, sfida, accidia, bellezza, volgarità".

Nei dipinti di grande formato cambia ancora lo scenario, perché i riferimenti storici sono sempre presenti ma meno dominanti: prevale un senso di battaglia tra le immagini, una lotta che è al contempo desiderio di prevaricazione e fusione.

I corpi, le piante, gli animali, le statue partecipano ad una narrazione corale che si fa sempre più epica. Ciò che unisce i quadri di Chiara Calore è la volontà di creare una dimensione aliena e ultraterrena tramite le "Crossing Views", aperta a molteplici possibilità e interpretazioni.

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