Sul web la galassia liberale è pressoché unanime: niente sarà più come prima. Più si leggono i commenti dei blogger di centrodestra e più si comprende che dopo la sentenza della Cassazione su Berlusconi gli scenari politici sono aperti.
I sostenitori del Cavaliere usano il sito del Pdl per dare sfogo alla loro rabbia (e all'orgoglio). La parola d'ordine è «avanti» (con la battaglia). Segue un efficace schema riassuntivo del «trattamento» ricevuto da Berlusconi dalla magistratura negli ultimi diciannove anni. Non occorre essere berlusconiani doc per riconoscere che 108 procedimenti penali contro società Fininvest, 2.500 udienze, 488 perquisizioni e 50 processi contro il Cavaliere sono un'enormità. Efficaci le due finte pagine del Fatto e di Repubblica dai titoli altisonanti: «Colpevole di fare politica» scrive il finto giornale di Padellaro e Travaglio, cui fa eco il finto quotidiano di Ezio Mauro: «Colpevole di essere Berlusconi». Possono essere condivise su Facebook e su Twitter. Perché ormai il primo campo di battaglia è il mondo dei social network.
Nella sezione «Il meglio dello spazio azzurro» scorrono le frasi di elettori e simpatizzanti: «Faccia ricorso a Strasburgo», scrive Amedeo Torrisi. «Era tutto già deciso e scritto», lamenta Cecilia. Giovanni Sp dà un consiglio: «Teniamoci stretto Letta. L'unico con cui si può parlare e non è comunista».
Arturo Diaconale sul blog L’orso di pietra osserva che «la sentenza non colma la distanza tra quella parte di italiani che odia il Caimano e l’altra parte che lo considera comunque innocentee vittima di una persecuzione politica attuata con i sistemi giudiziari più raffinati. Anzi, una sentenza che allarga il fossato tra questi due pezzi minoritari ma consistenti del paese ». Sui risvolti politici Diaconale è dell’avviso che «il centrodestra non potrà non seguire la linea del sostegno alla stabilità imposta dal proprio leader».Su l’Occidentale Ronin invita il Pdl a non fare passi falsi: «Se Berlusconi e il Governo restassero al loro posto, il Cav. avrebbe più tempo per riorganizzare la “ giovane Forza Italia”. Aspettiamo prima di dire che al Pdl questo Governo non è servito e lasciamolo lavorare».
Anche il sito di destra Barbadillo mette in rilievo le ripercussioni politiche: «La condanna confermata dalla Cassazione - scrive Michele De Feudis- è un uragano che si abbatte sul sistema politico italiano e le conseguenze che porterà riguarderanno il governo, i partiti e la autorevolezza internazionale del Paese». Come uscire dall’impasse? Per De Feudis «un nuovo sistema può nascere solo da un nuovo patto, una nuova costituzione che faccia tesoro delle ferite, eredità di questo ventennio a cui bisogna evitare l’epilogo di Piazzale Loreto: scrivere insieme le nuove regole e il rinnovato impianto istituzionale obbligherebbe i contendenti a riconoscere la priorità della difesa della sovranità nazionale ». Occorrono, dunque, le riforme.
«Provaci ancora Cav», è invece il titolo- esortazione di Giovanni Sallusti su l’Intraprendente .
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