Lex è da sempre stata etichettata come "la ragazza A": la ragazza che è scappata, la ragazza che ha messo la parola fine all'orrore. Anni dopo i terribili fatti avvenuti nell'interno delle mura domestiche, Lex vorrebbe solo continuare con la sua vita, andare avanti e inseguire il successo che si è costruita con le sue mani. Ma l'improvvisa morte di Madre la costringe a fare i conti col suo passato, rintrecciando di nuovo la sua strada a quella dei suoi fratelli e delle sue sorelle, che con lei condividono quel passato fatto di violenze, rapporti malsani e follia. Questa, in breve, è la trama di La ragazza A, libro di Abigail Dean, bestseller internazionale che in Italia arriva con Einaudi.
Abigail Dean di lavoro fa l'avvocato ed è sul libro paga del gruppo Google: ma in questo suo romanzo d'esordio mette da parte la sua professione e l'aspetto più prettamente legale e regala al lettore una storia cupa e feroce, che colpisce come il proverbiale pugno nello stomaco. Dipanandosi su due piani temporali - il passato oscuro e il presente pieno di domande - La ragazza A racconta la storia di una famiglia malata, dove l'egocentrismo e la follia di un uomo costringono la famiglia a vivere reclusa. Adolescenti costretti ad abbandonare la scuola, a non poter avere rapporti all'esterno delle mura domestiche, in una situazione simile a quella di cui si era già letto in Il giardino delle vergini suicide, da cui Sofia Coppola aveva tratto l'omonimo film con Kirsten Dunst.
La storia ruota intorno a Lex, questa protagonista spaccata a metà: da una parte una donna di successo, che è stata in grado di salvare i suoi fratelli e costruirsi un'esistenza degna di questo nome. Dall'altra una ragazzina spaventata, alla mercé di genitori apparentemente senza anima, senza alcuna consapevolezza di cosa voglia dire fare il bene dei propri figli. Una mancanza di empatia che Abigail Dean si mostra senz'altro abile nel descrivere al lettore, anche solo attraverso la scelta di chiamare quasi sempre i due carnefici con gli epiteti Madre e Padre: nessun vezzeggiativo affettuoso, nessuna formula più calorosa. Ed è proprio nell'alternanza di queste due facce di Lex che si può ricercare il successo di La ragazza A. Ispirandosi a fatti realmente accaduti, Abigail Dean concentra la sua arte narrativa sui sentimenti e i punti di vista della sua protagonista. Grazie all'utilizzo della prima persona singolare, il lettore riesce a farsi trasportare con estrema facilità nel mondo di Lex, nei suoi incubi e nelle sue paure. L'esperienza di lettura passa attraverso questa sorta di identificazione con la ragazza A: se da una parte c'è quasi un morboso voyeurismo che spinge il lettore a voler scoprire cosa accadeva all'interno della casa dove i ragazzi erano costretti a vivere nello sporco e nella paura, dal'altra c'è anche il desiderio di scoprire se Lex ce l'ha fatta davvero, se la ragazza è riuscita a raggiungere il suo agognato lieto fine.
La struttura è avvolgente, ben ritmata, con uno stile che rende davvero difficile interrompere la lettura prima di essere arrivati alla conclusione. Sebbene alcuni colpi di scena non risultino tali - ci sono troppi indizi che svelano i segreti con largo anticipo - La ragazza A è uno di quei romanzi egregiamente scritti, che si focalizzano soprattutto sui protagonisti e sulle loro ferite. La Dean dipinge una famiglia che famiglia non è, dimostrando che a volte il sangue non basta a far nascere amore nel cuore di coloro che mettono al mondo dei figli. È un racconto molto spesso brutale, in cui la grandeur della scrittrice si evince dalla sua capacità di non ricorrere a ricatti emotivi o in scene gratuitamente violente. Abigail Dean decide di non spettacolarizzare la violenza, né di ricorrere a una troppo facile prostituzione del dolore. L'autrice sceglie di far solo intuire alcuni degli orrori perpetrati ai danni dei giovani protagonisti, non insiste sul male: da questo punto di vista La ragazza A potrebbe deludere le aspettative di quei lettori che hanno bisogno di conoscere ogni dettaglio, ogni livido, ogni atto morboso.
Ma alla fine dei conti il romanzo di esordio di Abigail Dean è un libro elegante e feroce, spaventoso e difficile da digerire, ma che non potrà fare a meno di sedurre, anche grazie a quel nascosto fascino del male che non lascia mai indifferenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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