Dal rigattiere di parole: "Incrinare"

Si dice che sono “incrinati” un vetro, uno specchio, una ceramica quando si fendono leggermente senza screpolarsi ma minacciando di rompersi

Dal rigattiere di parole: "Incrinare"

Si dice che sono “incrinati” un vetro, uno specchio, una ceramica quando si fendono leggermente senza screpolarsi ma minacciando di rompersi. Un piccolo segno che attraversa la superficie “come un crine”; e infatti un tempo l'espressione più popolare era “far pelo”. Proprio l'immagine di una sottile linea dritta, somigliante a un capello, non lascia dubbi sull'etimologia.

C'è tuttavia chi fa risalire il termine a una corruzione di “inclinare” o chi, come il Tommaseo, rimanda al “fare cricch”, espressione onomatopeica che evoca il suono del ghiaccio e del vetro quando si fendono. Per il Rigutini e Fanfani incrinare è “divenir fesso”, dove fesso è il participio passato di fendere.

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