Deriva da “trippa”, di etimo incerto, che oltre a indicare lo stomaco dei ruminanti, è un modo scherzoso per indicare la pancia delle persone. Così, strippare – con la s intensiva - significa mangiare molto e avidamente, abbuffarsi, ingozzarsi. (Più raramente significa stancarsi moltissimo, che richiama lo sfinimento di una mangiata esagerata). Strippata è una scorpacciata, strippone un mangione. “A strippapelle” è una locuzione avverbiale come “a crepapelle”, ed evoca la tensione di un ventre stracolmo; il Tommaseo cita il (secondo lui) “più comune a crepapancia”. Tutti “modi bassi”, avverte il Cardinali Borrelli. Assimilabili alla famiglia, e con gli stessi significati, il verbo sventrare e il sostantivo sventrata: nel senso di “mangiare e bere assai, quasi scoppiare per aver troppo mangiato” (Tommaseo).
Sventrare, ovviamente è anche “sbudellare”, “trarre le interiora degli animali”, “ferire nel ventre”.Il verbo strippare, come ricordano numerosi dizionari recenti, è entrato nel linguaggio dei tossicodipendenti con il significato di “farsi una dose”.
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