Alcuni libri, pochi in verità, i capolavori e i classici, si pubblicano per necessità: libri che l'autore non può non scrivere. Gli altri, dai bestseller ai testi che finiscono al macero, di solito si pubblicano per denaro o per gloria.
Ed è parlando Del denaro o della gloria - sottotitolo: «Libri, editori e vanità nella Venezia del Cinquecento» (Mondadori) - che Laura Lepri ricostruisce da un punto di vista che conosce molto bene, lei che è una delle editor indipendenti più brave d'Italia, una vicenda esemplare di quella straordinaria magia che è la nascita di un libro. La cosa più naturale e difficile da farsi.
Imbattutasi tempo fa per caso (o per destino) in uno studio sulla vicenda editoriale del Cortegiano di Baldassar Castiglione, stampato a Venezia nel 1528, e affascinata dall'idea di poter raccontare la storia vera di un antenato del proprio mestiere - cioè migliorare i testi da editare - Laura Lepri racconta l'avventurosa storia del veneziano Giovan Francesco Valier, umanista raffinato e chierico libertino, amico di letterati e artisti, dal Bembo a Raffaello all'Ariosto (che lo cita con gratitudine nel Furioso), mondanissimo e colto protagonista della Serenissima, e soprattutto famoso «correttore» di libri altrui. Tanto da essere scelto dagli eredi di Aldo Manuzio per intervenire su un testo destinato a diventare un assoluto longseller. Il Cortegiano, appunto. Un'incredibile epopea fatta di denari (rincorsi), di gloria (agognata), ma anche di un'impietosa concorrenza tra stampatori all'inizio della rivoluzione Gutenberg, di avventurieri, spie e cortigiane. Di furti, soprusi e falsi. Di lusso, feste e novelle boccaccesche. E di feroci querelles letterarie, perché come è noto «ne uccide più la penna che...».
La penna dell'editor difende ciò che è letterariamente buono, e uccide ciò che è giusto che muoia. Ieri come oggi. «In fondo, i problemi dell'editoria sono rimasti quasi gli stessi, nei secoli. Formati, tirature, costi della carta e dei magazzini, distribuzione, promozione. E qualità dei libri - scrive Laura Lepri nell'introduzione al suo racconto in forma di saggio (non di fiction) -. E direttori editoriali che decidono titoli da pubblicare con molta circospezione, conti economici che non tornano, bestseller annunciati o, al contrario, casi editoriali che scoppiano all'improvviso, contro ogni previsione...».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.