Viola con sfumature rosse. O rosa che cola lenta tra le labbra. Arancione, aspra come limone. Ecco, il Gabibbo ha la voce gialla. Come una di quelle che Simone, il ragazzino cieco che scannerizzava i rumori della città, vedeva attraverso i colori in Almost Blue. L'Iguana, il serial killer, ce l'aveva verde. Lorenzo Beccati è il tipico caso di doppia personalità, l'identikit del perfetto insospettabile: lo senti ma non lo vedi, e se apri il pupazzo più famoso della tv non è lui la persona che ci trovi dentro. Nemmeno la voce, in fondo, è sua. Dice che quel timbro roco e un po' strascicato gliel'ha regalato un ergastolano amico suo.
Autore di Striscia la Notizia e Paperissima, innamorato di Francesco Biamonti e dei libri di Frank Schästzing, «soprattutto Il quinto giorno» Beccati, la voce del Gabibbo, è una mente criminale, un uomo pieno di segreti. Scrive gialli dai nomi impossibili: «Quello che mi ha divertito di più è 74 nani russi, ma a darmi più soddisfazione è stata la trilogia de Il guaritore di maiali, tradotta anche all'estero». L'ultimo è Il faro delle lacrime, il primo ambientato ai giorni nostri, protagonisti un faro in mezzo al mare d'Irlanda, un guardiano italiano criminologo mancato e cadaveri che non finiscono mai. Il mistero è che un libro così costi meno di cinque euro, 4,90 per la precisione: «Un prezzo politico che ho fortemente voluto, ma i prossimi non costeranno così poco perché sennò siamo rovinati, sia io che Frilli, l'editore...». Un prezzo figlio della crisi, di una scommessa, del carovita. Ma voluto da un genovese, e anche questo è un mistero.
Dice che ci sono un sacco di motivi per leggerlo, buoni e cattivi: «I colpi di scena si susseguono a ritmo forsennato, farete del bene alla piccola editoria, male che vada potreste rifilarlo al vostro peggior nemico ed è comunque utile da mettere sotto la gamba di un tavolino che balla. L'ho collaudato io stesso...». Anche Striscia sarebbe un luogo del delitto perfetto: «La vittima ideale potrebbe essere Dario Ballantini, con tutte quelle identità, Valentino, Maroni, Alfano... La femme fatale Stefania Petyx: per chi ha la sventura d'incontrarla sono guai. A indagare ci metterei il suo bassotto. Innegabile che abbia fiuto... Anche se il vero segugio è Valerio Staffelli, imbattibile a seguire le tracce delle persone da attapirare». Resterebbe il maggiordomo: «Max Laudadio ha il fisico giusto: allampanato e con lo sguardo inquietante. Ma l'assassino al 100% è Brumotti. Impensabile che possa fare del male a qualcuno».
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