Medicina

Cuore e motori a Cortina

Sofisticati test ecocardiografici per accertare il reale rischio d’ infarto cui vanno incontro gli sportivi dopo i 40 anni

Luigi Finzi

Nella capitale ampezzana oggi e domani si svolge una gara internazionale di regolarità per auto storiche. Sono 130 le auto iscritte, di cui 105 costruite prima del 1961, queste veterane affronteranno un percorso particolarmente impegnativo: dovranno superare i passi Falsarego, Valparola, Campolongo, Pordoi (2300 metri), San Pellegrino. Venti le auto fuoriclasse per la loro bellezza intrinseca e per ciò che rappresentano come l’Alfa Romeo 6 C del 1939. Tra i partecipanti anche il campione Gabriele Cane, vincitore della passata edizione, di molte Mille Miglia e di altrettante Winter Marathon. «La Coppa d’oro delle Dolomiti – come ricorda Giannantonio Sinigallia, direttore dell’Aci di Belluno, che ha organizzato questa manifestazione sportiva, la cui prima edizione risale al 1947 – è ricca di storia, ma anche di novità. L’edizione di quest’anno vuole ricordare che le auto storiche possono aggredire i passi dolomitici, nonostante l’età avanzata, perché sono amate e curate con attenzione. Al vincitore di una delle gare speciali consegneremo il “Trofeo Takeda”, con tale atto sottolineamo l’importanza della prevenzione anche per il nostro cuore, un motore prezioso che amiamo troppo poco». Spesso ci dimentichiamo che la nostra vita dipende da un piccolo motore che pesa appena 250 grammi, è grande come un pugno, pompa 8–9000 litri al giorno e non si ferma mai. È piccolo ma potentissimo, affidabile e flessibile. Un gioiello. Va alimentato con il giusto carburante e si deve fare attenzione a non mandarlo fuori giri e soprattutto vanno tenute sotto costante controllo tutte quelle spie che possono accendersi sul cruscotto: ipertensione arteriosa, colesterolo, obesità, sedentarietà, fumo, diabete. A Cortina tutti i piloti ed i navigatori delle auto partecipanti alla Coppa d’Oro, ma anche i 350 sportivi impegnati nell’organizzazione e nell’assistenza di questa iniziativa, come pure gli spettatori, avranno l’opportunità di effettuare un “tagliando d’eccezione”. Takeda, prima industria farmaceutica giapponese, ha organizzato con un team di medici uno speciale “check-heart” per misurare il proprio rischio cardiovascolare, grazie anche ad un sofisticatissimo esame eco-cardiografico tridimensionale. I test sono effettuati gratuitamente sotto la supervisione di due cardiologi. «La moderna industria farmaceutica parla delle proprie scoperte, ma deve anche saper comunicare i risultati che si possono ottenere con la prevenzione, soprattutto in settori a rischio come quello cardiovascolare», afferma Maurizio Castorina, presidente di Takeda Italia. A Cortina, si svolge poi il convegno “Cuori e Motori” tappa di una campagna nazionale di sensibilizzazione.

«La prevenzione è un’esigenza vitale - dice il professor Sabino Iliceto, direttore della clinica cardiologica dell’università di Padova - ed il progetto “Cuori e Motori” contribuisce a far comprendere l’importanza della profilassi cardiovascolare».

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