Per curare la città «stressata» arriva lo psicologo del traffico

Code, stress, fobie da quattro ruote in città. Impareremo a non soffrirne più o forse, più semplicemente, a sopportarle meglio. Ce lo insegneranno gli psicologi del traffico, metafora di una vita frenetica che ha sempre più bisogno di aiuto professionalmente qualificato per divincolarsi nelle idiosincrasie quotidiane. All’università Cattolica del Sacro Cuore è stata attivata, da alcuni mesi, una task force che si occupa del sistema traffico. In Europa lo psicologo del traffico è figura già affermata: collabora con enti locali, scuole e forze di pubblica sicurezza. In Italia, invece, fra i primi atenei ad avere attivato l’insegnamento della Psicologia del traffico, c’è l’ateneo milanese.


Quattro le macro aree in cui la psicologia può offrire il suo contributo alla «viabilità»: educazione stradale, efficacia e messa a punto di strumenti per il rispetto delle leggi, collaborazione con le figure professionali che si occupano di traffico e sostegno psicologico ai parenti delle vittime di incidenti stradali.

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