Cursi (An): «Decisione politica da ripensare»

«Bisogna dire che in questo caso a prevalere è stata una logica che non ha tenuto minimamente conto della professionalità». Il vicepresidente della commissione Sanità al Senato Cesare Cursi (An) non ha dubbi: la decisione di rimuovere Cognetti è stata tutta politica.
Perché questa sicurezza, senatore?
«Abbiamo avuto dichiarazioni bipartisan in suo favore. Pensiamo a Rita Levi Montalcini o a Eugenio Scalfari. Politicamente sono distanti da noi eppure difendono la stessa nostra causa».
Chi ci rimette di più adesso?
Certamente mi dispiace per Cognetti ma chi è veramente penalizzato è il cittadino. Con la sua gestione l’Ifo ha guadagnato un enorme credito a livello internazionale».
Cosa si può fare ora?
«Posso solo augurarmi che il ministro ci ripensi. Se tornasse sui suoi passi dimostrerebbe coraggio e lungimiranza».


Cosa ne pensa, invece, del successore di Cognetti, e cioè di Paola Muti?
«Tutto il bene possibile come epidermiologa. Ma gestire il Regina Elena è un’altra cosa. È una brava ricercatrice ma non ha esperienza nell’amministrazione.

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