Leggi il settimanale
Ultim'ora
Milano, 19enne arrestato per aver violentato due ragazzine
Ultim'ora
Milano, 19enne arrestato per aver violentato due ragazzine

Dalle tragedie della Banlieue il rapsodo di una vita da perditempo

Esce per i tipi di Perrone un romanzo divertente dove la vita scanzonata di un giovane diventa quasi una forma d'arte. Il protagonista costruisce intorno a una sincera auto-indagine la propria indole di uomo dedito soltanto a consumare i propri giorni senza ambizioni

Ha il sapore frivolo della barzelletta e la brevità della barzelletta eppure Samuel Benchetrit, scrittore, sceneggiatore e autore teatrale nato 37 anni fa nelle banlieue parigine, racconta in modo scanzonato e divertente un personaggio atipico che non ha alcuna intenzione di rivendersi per quello che non è. E infatti Roman Stern, il protagonista di questo insolito romanzo, a più riprese non esita a definirsi «Roman Stern cazzeggiator» con una sorta di verginità latina che dia un po' più di spessore a un primattore che di spessore ne ha ben poco. Tuttavia riesce a farsi apprezzare per la sua indubbia onestà e correttezza intellettuale. Inutile rivendersi per ciò che non si è, prima o poi lo smascheramento diventa evidente. E la figuraccia è la conseguenza immediata e naturale.
Ecco così che il «Diario di un cazzeggiatore» (Giulio Perrone editore, pp.144, 10 euro) ci propone un volto di quelli che potremmo incontrare a più riprese nella vita quotidiana ma che, a differenza dei cloni a noi più vicini, mostra il coraggio di esporre la propria vera natura. Roman si descrive con le sue debolezze in ogni frangente, dai rapporti con il proprio cane a quelli con la moglie, dal difficile e tormentato approccio col lavoro alle dinamiche familiari. Non si perdona niente e manifesta la faccia sincera di chi sa di non essere un genio ma è consapevole che nella sua indole di perditempo abita anche la nobiltà del sentimento. La lettura è divertente, in perfetta sintonia con la stagione in arrivo e i suoi passatempi più ricorrenti: il placido riposo su una sdraio in riva al mare dove spesso, stanchi per le innumerevoli fatiche invernali, non si ha voglia di sottoporsi a letture impegnative, riflessive. Quelle di Benchetrit sono pagine agili che ci spingono a fantasticare identificando il Roman Stern del romanzo in tanti altri piccoli Roman Stern molto più vicini a noi che, in tutto o in parte, ci è capitato di incontrare un po' ovunque.


Uscito forse leggermente in anticipo rispetto ai tempi estivi con i quali meglio si sposa, «Diario di un cazzeggiatore» si propone come uno spunto alternativo a fotoromanzi e fumetti spesso tanto banali da non riuscire a strappare un sorriso come invece riesce al disinvolto Roman Stern che nelle caricaturali evoluzioni di se stesso riesce nella magica impresa di riuscire perfino simpatico pur restando il ritratto dell'indolenza e del nulla.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica