Dambruoso lancia l’allarme sui fondamentalisti «fai da te»

A dieci anni dalla tragedia delle Torri gemelle e a pochi mesi dalla morte del leader di Al Qaida Osama Bin Laden il pericolo terrorismo è tutt’altro che scongiurato. Ne è convinto il magistrato Stefano Dambruoso (nella foto) capo dell’Ufficio per il Coordinamento dell’attività internazionale del ministero della Giustizia, che assieme al giornalista Vincenzo Spagnolo racconta in un libro in uscita in questi giorni (Un istante prima, Mondadori) il profondo cambiamento del terrorismo fondamentalista in Europa.

È la «Jihad fai-da-te» il vero pericolo per l’Occidente», scrive il magistrato tra i più esperti nella lotta al terrorismo, quello dei vari Mohamed Game (l’immigrato libico che si è fatto saltare in aria davanti a una caserma a Milano nel 2009, del quale il volume ricostruisce la tragica storia) cooptati da predicatori dell’odio travestiti da imam che raccolgono adepti soprattutto su internet. E che spesso usano alias curiosi, come quell’«Arnaldo Forlani» usato da Ramzi Yousef, l’autore delle stragi alle Twin Towers del 1993, oggi in cella negli Usa.

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