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De Cecco pronta a fare shopping in Russia con 40 milioni

De Cecco è pronta a fare shopping in Russia acquistando dall’oligarca Andrei Kovalov la Piervaia Makaronnaia Compania (Prima compagnia di pasta), secondo produttore nazionale di pasta. L’investimento, secondo i media, è stimato in circa 40 milioni di euro, compresi i 10 di debito e con la prospettiva di doverne investire un’altra ventina per il rinnovo degli impianti e dei tre siti produttivi, a Mosca, San Pietroburgo e Smolensk.
Si tratterebbe del secondo sbarco italiano nel settore, dopo quello del gruppo umbro Colussi, protagonista a fine 2009 di una joint venture paritetica (valore dell’investimento 80-100 milioni di dollari) con la compagnia russa produttrice e distributrice di pasta Infolink, che all’epoca controllava il 70% delle forniture di pasta italiana nel Paese e il 5% dell’intero mercato della pasta confezionata, ponendosi al terzo posto assieme a Euro Foods e dietro a Piervaia Makaronnaia Compania (11%) e Makfa (30%). Proprio ieri il pastificio abruzzese ha chiesto all’Antitrust russo l’autorizzazione per l’operazione, destinata a cambiare gli equilibri del settore: la società russa, che ha tre marchi, sta viaggiando verso il 20% del mercato e potrebbe effettuare il sorpasso sotto l’egida De Cecco per conquistare il primato.
Del resto il 40% del fatturato del gruppo italiano arriva dall’estero, con la Russia in pole position (+39% nel 2010). «L’affare è troppo importante per il mercato, ci serve tempo per analizzarlo», ha riferito una fonte dell’Antitrust al quotidiano Vedomosti. Si parla di almeno un paio di mesi. Poi, forse, il gruppo abruzzese potrà entrare direttamente in uno dei mercati più promettenti per la pasta, sia per la clientela sia per il reperimento della materia prima, essendo la Russia uno dei maggiori produttori di grano. Il mercato registra una progressiva crescita del consumo di pasta pregiata di grano duro, che viene posizionata come un prodotto salutare e prezioso.
Kovaliov, ex deputato della Duma moscovita e leader di un gruppo rock, aveva acquistato la società nel 2007 per 55 milioni di dollari.

Ora l’unica clausola che pretende è il diritto di riacquistare lo stabilimento moscovita Extra M, per costruire un complesso residenziale su un’area di 40mila metri quadrati. La De Cecco dovrebbe quindi realizzare un nuovo impianto vicino alla capitale.

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