De Laurentiis jr: «Dieci mesi per farlo uscire»

dalla nave Costa Serena

«I cinepanettoni sono come i film di James Bond, ambientati in luoghi da sogno, con gadget supertecnologici e donne bellissime. Rappresentano l'oggetto del desiderio di generazioni di spettatori che con 007 si emozionano e con noi si divertono in una cornice patinata». Luigi De Laurentiis, figlio del produttore Aurelio De Laurentiis che con la sua Filmauro non manca mai all'appuntamento natalizio, spiega così un fenomeno unico nel panorama cinematografico mondiale. «Di anno in anno raccontiamo come si evolvono i sogni degli italiani, a cominciare dalla scelta delle location, sempre esclusive, come quest'anno la crociera, che secondo i sondaggi rappresenta il più ambito sogno vacanziero degli italiani», dice De Laurentiis. «E intanto, proprio come accade con Bond, cambia anche lo stile dei film: se le storie di 007 diventano più dark, le nostre virano verso un genere di commedia d'altri tempi, meno volgare, più genuina».
Un fenomeno quasi sociologico che si traduce in un successo dai numeri stratosferici: l'ultimo film della serie, Natale a New York, per esempio, ha incassato tra cinema e home video 26 milioni e mezzo di euro ed è stato visto da oltre 16 milioni di spettatori, un successo che ha oscurato il concorrente Olè del transfuga Massimo Boldi, costringendo quest'anno i suoi produttori ad anticipare l'uscita del film Matrimonio alle Bahamas a novembre. «I nostri cinepanettoni sono una macchina infernale che richiede quasi un anno di preparazione», spiega De Laurentiis.

«Entro febbraio mettiamo a fuoco l'idea, da marzo a giugno viene scritta la sceneggiatura, entro aprile si sceglie la location, da metà agosto a ottobre si gira, a novembre c'è il montaggio e finalmente a metà dicembre, quest'anno il 14, il film è nelle sale, immancabile come il Natale».

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