De Magistris: "Berlusconi in esilio? Scherzavo"

L'ex magistrato fa dietrofront sul suo "lodo Berlusconi": "Il mio era un pezzo scritto su un blog e va letto per quello che è. Io -aggiunge- sono convinto che il Cavaliere vada sconfitto politicamente. Volevo però anche smitizzare il Lodo: è una provocazione di questo tipo"

De Magistris: "Berlusconi in esilio? Scherzavo"

Roma - Carnevale è vicino e alla fine era solo una scherzo. Luigi de Magistris riconduce a una provocazione il Lodo lanciato qualche giorno fa ("Berlusconi in esilio in cambio dell’impunita"). "Sarà che da un po' frequento l’Europa, ma questo Paese sta perdendo l’umorismo -precisa l’eurodeputato dell’Idv-. Il mio era un pezzo scritto su un blog e va letto per quello che è. Io -aggiunge- sono convinto che Berlusconi vada sconfitto politicamente. Volevo però anche smitizzare il Lodo: è una provocazione di questo tipo".

Ma poi torna ad accusare Così Luigi de Magistris, eurodeputato dell’Idv, è intervenuto a "24 Mattino" su Radio 24. Poi però l’ex magistrato ha attaccato duramente il premier: "Se vogliamo pensare che l’Italia è caduta nel basso impero e quindi c’è un sultano che sta stravolgendo la democrazia, allora l’esilio potrebbe essere una conseguenza, ma si può anche intendere come una scelta addirittura vantaggiosa per Berlusconi. Perchè rispetto agli altri cittadini che si fanno fare i processi, lui fa leggi per non subire conseguenze giuridiche. Io ho molto rispetto di chi ha votato Berlusconi - ha aggunto de Magistris -. Però chiediamoci questo consenso come è stato formato. Io sfido un Paese ad avere un’informazione libera, pluralista e indipendente e non controllata come è in parte da Berlusconi e poi vediamo se Berlusconi ha o meno lo stesso consenso".

E se la prende anche con Napolitano De Magistris ha anche criticato il Capo dello Stato: "Ho un grande rispetto per la presidenza della Repubblica e questo rispetto mi spinge ad essere critico di Napolitano perchè lo vorrei più custode della Costituzione. Per esempio il Lodo Alfano non andava promulgato. Così lo scudo fiscale, che viola i regolamentari comunitari. Il fatto che il presidente non promulghi e rimandi alle Camere la legge ha un significato politico.

Questo Napolitano non lo ha fatto, è grave che non lo abbia fatto nel Lodo Alfano e questa critica non significa non avere rispetto. È uno stimolo a essere più custode della Costituzione e della democrazia del nostro Paese".

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