Roma - La Sezione disciplinare del Csm deciderà il 17 dicembre prossimo sulla richiesta di trasferimento cautelare nei confronti del procuratore capo di Catanzaro, Mariano Lombardi, e del pm, Luigi De Magistris, avanzata dal guardasigilli Clemente Mastella. Il rinvio della Camera di Consiglio era stato sollecitato stamane sia dalla Procura generale della Cassazione, rappresentata da Vincenzo Geraci, sia dalle difese dei due magistrati. Il Tribunale delle toghe si è invece riservato di decidere sull’istanza di inammissibilità dell’integrazione di incolpazione a carico di De Magistris, presentata al Csm nei giorni scorsi dal ministro Mastella. A richiedere l’inammissibilità di questo atto era stato il difensore di Mariano Lombardi, Fausto Zuccarelli.
"Avanti sereno" De Magistris ha così commentato la notizia del rinvio: "Sono determinato e sereno, parlerò soltanto il 17 dicembre. E ora riprenderò a lavorare alacremente". È quanto ha dichiarato ai giornalisti il pm di Catanzaro lasciando il Csm. La sua uscita è stata accolta da un applauso dei manifestanti del comitato che si è costituito in sua solidarietà.
"Nuovi fatti da valutare" C’è anche l’azione disciplinare "per nuovi fatti" esercitata dal ministro della Giustizia nei confronti del pm e del capo della Procura calabrese all’origine della decisione del Csm.
Nelle ordinanze emesse al termine dell’udienza di stamane, infatti, la sezione disciplinare di Palazzo dei Marescialli prende atto che dopo la richiesta del 20 settembre scorso di provvedimento cautelare nei confronti di De Magistris e Lombardi, Mastella "ha fatto pervenire ulteriore documentazione"e giovedì scorso ha "comunicato di aver esercitato l’azione disciplinare per nuovi fatti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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