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De Sanctis non esulta? Una faccia un po' così non vuol dire niente...

Dopo un mese è scoppiata la polemica per la mancata esultanza di Morgan De Sanctis, portiere del Napoli, dopo il gol del 4-1 realizzato da Cavani contro il Lecce. Ma una faccia poco allegra non può costituire un atto di accusa

De Sanctis non esulta? Una faccia un po' così non vuol dire niente...

La domanda, prima di tutte le altre, è la seguen­te: può fare scandalo un video che segnala l’entusiasmo alla rovescia di Morgan De Sanctis, portiere del Napoli, dopo il 4 a 1 realizzato dai suoi? La risposta, fornita d’istinto, è un secco no. Che si trasforma in un no perentorio appena si aggiungono sul tavolo della redazione le notizie, pubbliche e private, che abbiamo sul conto del portierone abruzzese, leale sostituto di Buffon in Nazionale.

Chi è Morgan De Sanctis? Ecco chi è: mai una chiacchiera sul suo conto, di qualunque genere, mai una polemica fuori registro, mai un comportamento da censurare, mai un gossip proveniente dal privato. L’anno scorso, nella scalata napoletana alla Champions, il suo è stato un rendimento da vero numero uno, nelle classifiche degli specialisti è risultato il miglior portiere del torneo.

Cosa c’entra questo De Sanctis col video finito su YouTube che lo ritrae imbronciato, scuotere il capaccione, invece di far festa in modo sguaiato per il 4 a 1 sul Lecce? C’entra, eccome se c’entra. Perché bisogna pur muovere da qualche sicurezza prima di entrare nello schizofrenico circuito di accuse maldestre e fantomatiche che investe il calcio italiano di questi giorni. Si capisce solo la genesi: la storiaccia è figlia illegittima dell’ultimo dicembre, il mese monopolizzato dagli arresti eccellenti (Doni e soci) e dall’ennesima puntata dell’inchiesta cromonese sul calcio-scommesse.

In quel clima tutto fa brodo, anzi fa discutere. Non interessa nemmeno chiosare la spiegazione che l’interessato ha dato, mettendo la faccia, indurita dal dispetto, ieri pomeriggio a Roma. Di sicuro avrà incassato adesioni convinte e magari qualche obiezione pelosa. Non è questo il punto.

La sicurezza che dobbiamo conservare tutti insieme è un’altra: una faccia poco allegra, dopo un gol dei suoi sodali, non può costituire un atto di accusa e nemmeno una tecnica carogna per dare del venduto a uno sportivo dalla carriera senza macchia.

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