«Il debito ereditato è di soli 5,8 miliardi»

«Il debito della sanità laziale, che il presidente della Regione Piero Marrazzo attribuisce come responsabilità esclusivamente alla precedente Giunta guidata da Francesco Storace, non è di dieci ma di cinque miliardi e ottocento milioni di euro». A dichiararlo, ieri in una nota, è Stefano De Lillo (Forza Italia), vicepresidente della commissione Sanità della Regione Lazio. «Eppure - continua la denuncia di De Lillo - la giunta regionale insiste sui dieci miliardi, cifra che riesce a raggiungere mettendo nel conto del debito anche il credito vantato dalla Regione stessa: si tratta di uno stratagemma contabile che è già stato smentito negli incontri avvenuti recentemente tra i vertici della Regione e quelli del Governo e che non vediamo come quest’ultimo possa tornare a prendere in considerazione».

«Se a questo si aggiunge la dubbia efficacia della manovra antideficit - conclude De Lillo - basata sul trasferimento del costo dei farmaci da una voce all’altra e su alcune operazioni di chiusure di ospedali che promettono di costare più di quanto faranno risparmiare, le prospettive di bilancio della Sanità nel Lazio governato dal centrosinistra non possono dirsi affatto rosee».

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