Hanno lasciato il segno le dichiarazioni con cui il sottosegretario alla Salute, Serafino Zucchelli (Ds), ha sostanzialmente «sfiduciato» lassessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia. «Se il 31 dicembre - aveva ammonito Zucchelli commentando la notizia del nuovo «buco» di 214 milioni di euro - non verranno centrati, come probabile, gli obiettivi previsti dal Piano di rientro dal deficit sanitario, aumenteranno Irap e Irpef e ci sarà il commissariamento ad acta». Così ieri è stata lopposizione a far suonare la campanella dellultimo giro per lassessore: «È stata appena presentata una mozione - questo lannuncio del centrodestra nel pomeriggio - che impegna il presidente della Regione a revocare il mandato, in materia di Sanità, allassessore Battaglia». Facilmente intuibili le motivazioni della Cdl: «Laleatorietà del cosiddetto Piano di rientro del debito, rilevata con nota scritta dal direttore delle risorse regionali, Artico, e conclamata dal sottosegretario alla Sanità Zucchelli. E il perdurare di situazioni di grave disagio presso lutenza laziale. Dopo ventotto mesi di pratica della terapia inventata dal centrosinistra regionale per la sanità, non è, infatti, possibile proseguire oltre».
Basta con laccanimento terapeutico e via Battaglia - è il ragionamento dellopposizione -. Almeno per provare a raddrizzare una barca sempre più destinata alla deriva, oltretutto a spese dei cittadini. Unidea che sembra tuttavia farsi largo anche allinterno della stessa maggioranza. Tanto che ieri si era sparsa la voce di un vertice in corso tra tutti i diretti interessati allaffaire sanità: il governatore Piero Marrazzo, lo stesso Battaglia, il presidente della Commissione regionale Sanità, Luigi Canali, il responsabile Sanità dei Ds, Lionello Cosentino, e il segretario regionale della Margherita, Mario Di Carlo, indicato da molti come probabile successore di Battaglia. Allordine del giorno, appunto, le recenti dichiarazioni di Zucchelli e lipotesi di sostituzione dellattuale assessore.
«La mozione presentata dalla destra contro Battaglia - attacca il capogruppo dei Ds alla Pisana, Giuseppe Parroncini - è uniniziativa strumentale, che si basa soltanto sugli articoli apparsi in questi giorni sui quotidiani. Ancor più strumentale perché viene messa in campo proprio alla vigilia della riunione della Commissione Sanità, che è il luogo naturale dove affrontare questi argomenti»: una riunione prevista per oggi, durante la quale molti nodi dovrebbero venire al pettine. Ma il capogruppo regionale della Dc per le Autonomie, Fabio Desideri, non ci sta e ribatte: «Parroncini non può negare levidenza: dopo oltre due anni di centrosinistra non è stato ancora messo un punto fermo sulla sanità.
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